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Piscina di Mozzate; il proprietario si sfoga su Rai Tre: "Stagione persa"

Alfredo Ramponi, proprietario dello "Sporting Club 63", è stato ospite della trasmissione "Mi manda Rai Tre".

Piscina di Mozzate; il proprietario si sfoga su Rai Tre: "Stagione persa"
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Piscina di Mozzate, dal primo luglio potranno finalmente riaprire dopo ben nove lunghissimi mesi le due piscine al chiuso, ma nel frattempo già da questo lunedì il centro sportivo di via Kennedy, gestito dalla società «Sporting Club 63», ha riaperto la palestra per riprendere i corsi fitness via terra, come previsto dal decreto recentemente approvato dal Governo Draghi.

Piscina di Mozzate; il proprietario si sfoga su Rai Tre

Per Alfredo Ramponi, responsabile dello «Sporting Club 63», inizia dunque a prospettarsi un lento ritorno alla normalità, nella speranza che questa volta l’apertura sia definitiva una volta per tutte: mantenere un impianto sportivo senza nessun ingresso per così lungo tempo non è infatti stato per niente semplice e l’imprenditore ne ha parlato anche su Rai Tre, nella storica trasmissione mattutina «Mi manda Rai Tre», condotta da Federico Ruffo e Lidia Galeazzo. «La riapertura al primo luglio ha rappresentato per noi e per tutte le piscine al chiuso un grosso problema, perché la nostra attività si basa soprattutto sulla scuola nuoto, riconosciuta dalla Federazione, per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. I corsi procedono di pari passo con l’anno scolastico e quindi l’apertura a metà estate ci ha fatto perdere un’intera stagionalità», ha risposto Ramponi alle curiosità dei due giornalisti Rai, aggiungendo: «Inviterei i rappresentanti del Governo nel nostro impianto per far capire loro come funziona davvero una piscina. Non si può sopravvivere solo con il nuoto libero al chiuso». I ristori che sono arrivati negli scorsi mesi dallo Stato centrale hanno infatti coperto solo in minima parte l’ingente spesa: «Un impianto come il nostro, che oltre a due piscine vanta una palestra e campi da calcetto, ha un costo fisso di gestione pari a 5 o 6mila euro al mese a seconda della stagione. Non si è potuto infatti svuotare la piscina in questi nove mesi perché oltre alla vasca visibile a tutti ce n’è un’altra sotto che serve per la decantazione delle acque. Tutto questo ha un bel costo che non si può mantenere senza ingressi quotidiani».

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