Per Uboldo, aiutiamo le attività del paese a ripartire
Il gruppo ha chiesto di istituire un fondo e di rivedere il pagamento della Tari.

Il gruppo di minoranza Per Uboldo, in un’ottica di piena collaborazione con l’Amministrazione Comunale, nel corso della riunione dei Capigruppo dello scorso 31 marzo, ha invitato la maggioranza a trovare soluzioni che nella situazione di emergenza vengano incontro ai cittadini. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma del gruppo guidato da Alessandro Colombo.
Per Uboldo dalla parte dei cittadini
"Il nostro Capogruppo ha presentato delle proposte e suggerito soluzioni per il miglior utilizzo delle risorse statali in favore della nostra comunità. Purtroppo dobbiamo notare che non sono state accolte, forse per il poco tempo a disposizione, forse per incapacità di gestire le novità, o forse perché provenienti da un gruppo di opposizione. Ci auguriamo non sia quest’ultimo caso perché alla fine a farne le spese sono sempre i cittadini di Uboldo - si legge nel comunicato - Relativamente alle risorse destinate dal Governo al Comune di Uboldo abbiamo proposto al Sindaco di coinvolgere anche gli esercizi commerciali del paese e non solo i supermercati. Un modo per dare un aiuto concreto anche agli esercizi commerciali di vicinato di Uboldo in un momento di grande difficoltà come hanno fatto tantissimi Comuni della zona (Origgio, Caronno Pertusella, Turate, Cislago, Legnano, Lainate, Castellanza, Tradate, e così via).
Questione buoni spesa
"Purtroppo il Comune di Uboldo ha deciso che i buoni spesa potranno essere utilizzati solo al Tigros e all'Esselunga ma non nei negozi di vicinato del paese. Un vero peccato non essere vicini ai negozi del paese che, tra l’altro, non dimentichiamolo, si sono messi a disposizione della cittadinanza attivando il servizio di consegna della spesa a domicilio. Ci spiace veramente perché è stata sprecata un’altra occasione. Ma Per Uboldo ha presentato delle proposte anche per il periodo post emergenza. Quando arriverà il momento in cui attività commerciali e industriali potranno riaprire (purtroppo temiamo che molte non rialzeranno nemmeno la saracinesca…) sarà difficilissimo ripartire dopo mesi di chiusura e di mancati incassi.
Chiesto di rivedere il pagamento della Tari e istituito un fondo
Per venire loro incontro abbiamo chiesto che venga rivisto il metodo di pagamento della TARI, la tassa rifiuti. In particolare che venga rivista l’attuale rateizzazione portandola da due a quattro per dare un maggior respiro alle attività con cadenza Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre. Inoltre, abbiamo chiesto che venga istituito un fondo in modo che le attività abbiano la possibilità di richiedere un contributo a fondo perduto pari alla frazione di TARI corrispondente al periodo di chiusura. Se una attività è stata costretta a rimanere chiusa per due mesi non è giusto che paghi la tassa rifiuti per quei due mesi quando non ha prodotto rifiuti. Quindi gli venga restituita la parte corrispondente.
Per la creazione del fondo si potranno reperire risorse da altri capitoli di bilancio (vedi bilancio partecipato, vedi contributi per eventi…). La priorità anche e soprattutto a livello economico per quest’anno va data per fronteggiare l’emergenza coronavirus e poi successivamente per far ripartire il paese. Se per fare questo ci sarà bisogno di andare in Consiglio Comunale per approvare una variazione di bilancio o per modificare il regolamento della TARI, siamo pronti ad andarci anche subito.