Spaccio di droga

Operazione Boschi Sicuri, cinque pusher arrestati tra Vergiate e Sesto Calende VIDEO

Il "mercato" allestito nelle aree boschive contava circa 70 clienti al giorno

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Cinque pusher arrestati e 20 persone segnalate come assuntori di stupefacenti al termine dell'operazione Boschi Sicuri condotta dai carabinieri tra Vergiate e Sesto Calende.

Operazione Boschi Sicuri, spaccio stroncato

Certi movimenti in quelle zone non erano mai stati segnalati. Le prime chiamate da parte dei residenti infatti sono arrivate solo a gennaio da parte di alcuni residenti. Movimenti ben noti in altre aree boschive della provincia: auto che arrivano, si fermano a bordo strada, il passeggero scende entra nel bosco e dopo poco torna a bordo. Così i carabinieri delle stazioni competenti (Sesto e vergiate appunto) coordinati dalla Procura di Busto hanno subito avviato le indagini.

Fino a 70 clienti al giorno

Il volume d'affari non era certo ridotto: nei servizi di osservazione notturni e diurni è stato documentato un "cospicuo" via vai di acquirenti, fino a una settantina al giorno, provenienti non solo dalla zona ma anche dal Comasco, dal Vercellese e dalla Valsesia in auto, in bici e anche a piedi.

Da mattina a sera, senza sosta

Il mercato della droga "apriva" intorno alle 10.30 e "chiudeva" verso le 20.30, sette giorni su sette. Solo durante il periodo di lockdown c'è stata un'interruzione, dovuta probabilmente non alla mancanza di offerta illecita quanto di "domanda" visto il rischio di esser fermati per un controllo.

I risultati dell'indagine

L'indagine è durata circa 6 mesi e si è chiusa stamattina, mercoledì 10 giugno, con l'operazione "Boschi Sicuri". Nel corso delle indagini sono stati identificati numerosi acquirenti ed effettuati 18 sequestri di droga per oltre un etto tra cocaina, eroina, hashish e marijuana. Venti invece i segnalati come assuntori di stupefacenti.

I militari hanno accertato che lo spaccio era gestito da un sodalizio criminale composto da almeno 4 nordafricani ai quali si sono affiancate alcune "vedette" italiane col compito di fare da pali. E a volte di fare da "fattorini" per la consegna di droga, confezionata all'interno dei boschi dai quattro.

Prenotazioni via telefono

La compravendita avveniva su prenotazione. Con un sms o una telefonata i clienti comunicavano l'ordine, che veniva quindi suddiviso in dosi oppure in alcuni direttamente sul posto: il cliente arrivava, prenotava e pagava e poco dopo tornava sul posto per ricevere la sostanza.

Pericolosi e armati

Oltre che organizzati gli spacciatori erano anche armati. Un componente del gruppo aveva sempre con sè un grosso machete usato anche per intimorire chi passava da quelle parti per una passeggiata. Arma che una notte i carabinieri sono riusciti anche a sequestrare, e il giorno dopo uno dei pusher ha cercato di rubarne un'altra dal Cipir di Vergiate (venendo colto sul fatto e arrestato).

L'operazione si è quindi conclusa con l'arresto su ordinanza di custodia cautelare di 2 italiani, pregiudicati, di 42 e 47 anni e col fermo di polizia giudiziaria di 3 marrocchini: uno di 20 anni, irregolare e pregiudicato, uno di 31 irregolare, pregiudicato e già destinatario di un decreto di espulsione e uno di 28 anni, irregolare.

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