Nuove droghe: gestione e prevenzione in un convegno dell'Asst Sette Laghi

I giovani sono i più a rischio: l'azione di queste sostanze colpisce principalmente il cervello e i neuroni

Nuove droghe: gestione e prevenzione in un convegno dell'Asst Sette Laghi
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Incontro nell’aula magna dell’università dell’Insubria col professor Cristiano Termine per affrontare il tema delle nuove droghe sintetiche.

Nuove droghe, il convegno dell’Asst Sette Laghi

Lunedì 4 novembre dalle 9.30 alle 12.30 e poi dalle 13.45 alle 17.30 per gli operatori sanitari, l’Aula Magna dell’Università dell’Insubria, in via Ravasi, ospiterà un convegno dal titolo “Le nuove droghe: dalla prevenzione alla gestione in urgenza”, organizzato dall’Asst dei Sette Laghi con responsabile scientifico il professor Cristiano Termine, specialista della Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Del Ponte di Varese. Obiettivo dell’evento, favorire la conoscenza tra i a professionisti, ma anche tra gli insegnanti, gli studenti e i genitori di quali sono le caratteristiche e i rischi connessi all’uso delle nuove droghe, gli effetti sul cervello e sul comportamento, oltre che le misure da adottare in urgenza.

Giovani e giovanissimi a rischio

L’apertura a insegnanti, studenti e genitori del convegno è importante. Perchè sono proprio i più giovani spesso a fare uso delle nuove droghe sintetiche e a pagarne il prezzo: “Sempre più spesso si sentono notizie di sequestri di nuove droghe sintetiche e di persone che vengono ricoverate in urgenza perché hanno assunto nuove sostanze create in laboratorio. – spiega Termine – Si tratta prevalentemente di giovani e giovanissimi ragazzi (le sostanze sono a buon mercato), che frequentano le scuole superiori di secondo, ma, purtroppo, anche di primo grado”.

I rischi per la salute

Oltre a essere una delle principali fasce di consumatori, i giovani sono anche quelli più a rischio conseguenze: “Si tratta di sostanze che hanno azioni sul sistema nervoso centrale ancora non del tutto conosciute e non del tutto conoscibili perché vengono modificate periodicamente per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine – prosegue Termine –  E’ noto che la loro azione sia diretta particolarmente contro i neuroni determinandone la morte: ne consegue la ‘messa fuori uso’ di numeri importanti di cellule neuronali e, quando il cervello è ancora in via di sviluppo (entro i 25 anni), di intere aree del cervello. Il timore è di avere di fronte a noi il rischio, non sottovalutabile, di intere generazioni di giovani e giovanissimi con le proprie capacità cognitive inficiate e compromesse, con conseguenti perdite di opportunità nella vita ed aggravio dell’apporto assistenziale dello Stato. Abbiamo organizzato un evento formativo interdisciplinare volto a presentare in modo divulgativo, senza perdere in scientificità, le ultime frontiere del fenomeno droga ad un pubblico di professionisti, insegnanti, genitori e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado”.

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