Sicurezza

Nonni e nipoti insieme contro le truffe: il progetto della Polizia di Varese

L'iniziativa della Questura punta a "un'alleanza" tra nonni e nipoti per diffondere la conoscenza sui trucchi usati dai truffatori

Nonni e nipoti insieme contro le truffe: il progetto della Polizia di Varese
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Al fine di prevenire il fenomeno delle truffe agli anziani, la Polizia di Stato di Varese ha sviluppato il progetto "Nonni e nipoti insieme contro le truffe", condiviso d’intesa con il provveditore agli studi della provincia di Varese, teso ad interessare le scuole medie di secondo grado e le classi prime degli Istituti Superiori della provincia.

Nonni e nipoti contro le truffe, 1200 studenti coinvolti

Il progetto "Nonni e nipoti insieme contro le truffe", ha coinvolto 22 istituti e 1200 studenti quali parti attive nella divulgazione a contrasto dei modus operandi di truffe che, sempre con maggior frequenza, vengono perpetrate ai danni delle fasce più deboli, gli anziani.

Funzionari della questura hanno coinvolto gli Istituti scolastici nel corso di incontri mirati, volti ad illustrare lo scopo del programma e ad approfondire i vari aspetti di questa tipologia criminale. I dirigenti scolastici e gli insegnanti hanno aderito con entusiasmo ed i ragazzi hanno realizzato dei depliant informativi di alto pregio, ideando originali e colorati elaborati che ben comunicano il messaggio di allerta da trasmettere agli anziani, perchè molto chiari ed efficaci.

Cinque lavori selezionati

Una giuria di qualità composta da funzionari della questura, ufficio scolastico di Varese, Confcommercio, il quotidiano “La Prealpina” e la signora Lella Ambrosetti, per l’associazione “Per il progresso del Paese”, ha selezionato cinque lavori cui è stato oggi consegnato un riconoscimento.

Infatti, in data odierna, presso i Giardini Estensi, si è tenuto un evento che ha segnato l’avvio della Campagna di prevenzione nei confronti di questo fenomeno, che troverà il culmine in un secondo momento, da realizzarsi dopo l’estate, ove verrà promosso un video in corso di realizzazione e la successiva promozione di ulteriori volantini realizzati dagli studenti. All’iniziativa hanno partecipato, nel rispetto della normativa anticovid, le massime autorità cittadine, che hanno espresso un intervento a tema, nonchè i partner della campagna antitruffe, oltre naturalmente le classi premiate.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di dare ampia diffusione ai lavori prodotti, convinti che una buona opera di prevenzione consenta di evitare che truffatori senza scrupoli possano raggirare i nostri cari anziani.

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Le fasi del progetto

L’opera di divulgazione avverrà in più fasi.

I ragazzi, approfittando dell’empatia che li lega ai loro nonni o persone anziane che frequentano abitualmente o vicini di casa, potranno diffondere i lavori svolti e comunicare direttamente con loro. A tal proposito, come è stato evidenziato in uno degli interventi effettuati quest’oggi, il progetto percorre quelle che sono state definite “Le vie del Cuore” mettendo in collegamento due diverse generazioni che possono dialogare per il bene comune. Il materiale potrà essere anche diffuso nei luoghi maggiormente frequentati dagli anziani.

Attraverso le scuole i giovani avranno dunque l’opportunità’ di insegnare qualcosa agli adulti e rendersi utili nei confronti delle persone cui vogliono bene.

I lavori verranno inoltre pubblicati sul sito Facebook della questura di Varese, con l’invito a chi li visiona a mostrarli a persone anziane care di propria conoscenza. La famiglia Ambrosetti, in collaborazione con la questura, è invece pienamente coinvolta nella realizzazione del video informativo che verrà successivamente diffuso attraverso canali strategici, con lo scopo di raggiungere più efficacemente gli anziani.

Attraverso un’ampia opera di propaganda sarà possibile generare in loro la consapevolezza sui pericoli che corrono quotidianamente ed evitare che vengano irretiti in trappole abilmente ordite ai loro danni da spregiudicati truffatori.

Messaggio ai giovani

Nel corso dell’evento, il questore ha ricordato che proprio il 25 maggio è la giornata nazionale per i minori scomparsi, consegnando delle brochure che la Polizia di Stato ha realizzato sull’argomento. Cogliendo l’opportunità di rivolgersi ai giovani, ha riferito che molti di loro spesso si trovano in difficoltà: cyberbullismo, maltrattamenti e incapacità ad esprimere le loro ansie, spesso li portano ad abbandonare le famiglie, schiacciati da problemi che trovano insormontabili. L’invito dunque a rivolgersi senza indugio agli operatori della questura, pronti ad accogliere le loro richieste e fornire supporto e aiuto.

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