No al decreto Salvini, Cattaneo: "Siamo tutti esseri umani"
Anche il sindaco di Rescaldina si oppone al provvedimento del Ministro dell'Interno: "Nessuna persona diventerà invisibile"
No al decreto Salvini anche da parte del sindaco di Rescaldina.
No al decreto Salvini, le ragioni di Cattaneo
Anche il primo cittadino di Rescaldina Michele Cattaneo si fa sentire e si schiera contro il Decreto Salvini, che prevede, tra le altre cose, la non iscrizione all’anagrafe per gli stranieri con permesso di soggiorno e protezione umanitaria. Un provvedimento che non piace a tanti altri sindaci, che hanno deciso di “obbedire” alla Costituzione e quindi opporsi alla decisione del vice Premier.
“Mi ribello con tutte le mie forze e con tutti gli strumenti che ho – afferma il sindaco rescaldinese -. Chi, di fronte a un bambino, avrebbe il coraggio di dire ‘Da domani non puoi più andare a scuola”, a una mamma ‘Da domani non puoi più cercare lavoro’, a un papà ‘Da domani non avete più diritto al medico di base’. Non lo dovrà fare Salvini, non lo dovrà fare Di Maio, non lo farà Conte e neanche il Presidente della Camera perchè anche con questo Governo, come sempre, il problema è dei sindaci e degli operatori dei Comuni che si trovano di fronte le persone e non i numeri”.
La ribellione
“Da sindaco mi ribello con tutte le mie forze a chi getta nel cassonetto gli unici beni di un senza tetto (nota: è quanto fatto dal sindaco di Trieste nei confronti di un clochard della sua città) – afferma Cattaneo -, mi ribello con tutte le mie forze a chi parla di odio verso gli italiani (pur essendo Ministro dell’Interno), mi ribello con tutte le mie forze a chi distingue gli esseri umani a seconda della provenienza, mi ribello con tutte le mie forze e con tutti gli strumenti che ho a disposizione a una legge che costringe a rendere invisibili le persone”.
Anche Rescaldina è in rivolta
“Oggi – prosegue il primo cittadino – tocca ai sindaci affrontare il problema: a Rescaldina ogni persona è e continua a essere un essere umano. Nessuno sarà invisibile e con ognuno si cercherà la soluzione migliore per affrontare le diverse situazioni che si dovranno presentare. Lo faremo da sindaci e da pubblici ufficiali, lo faremo con tutta la tenacia di cui siamo capaci, lo faremo da esseri umani che aiutano e accompagnano altri esseri umani. Lo faremo insieme a tanti sindaci, tanti tecnici comunali, tanti assessori, tante persone, tutte accumunate dall’essere uomini e donne che amano. Lo faremo – conclude – convinti di essere nel giusto perchè i sindaci l’avevano detto per tempo: prima della conversione in legge, avevano fatto sentire la loro voce ma leghisti e 5 Stelle hanno deciso di non ascoltare perchè è più facile parlare di numeri e non di persone”.
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