Mottarone: proroga per gli interrogatori
A richiedere un ulteriore allungamento dei tempi sono stati sempre i legali della società di Vipiteno.
È stato ulteriormente prorogato fino all’8 luglio il termine per chiedere eventuali nuovi interrogatori o per depositare memorie difensive o documenti nell’ambito del procedimento in corso per il tragico schianto della Funivia del Mottarone costato la vita a 14 persone nel maggio 2021. Tra le vittime anche una famiglia di Vedano Olona, composta Vittorio Zorloni, la compagna Elisabetta Personini e il loro bambino Mattia Zorloni, all'epoca della tragedia di soli 5 anni.
Mottarone: concessa proroga fino all'8 luglio
La proroga è stata accordata dalla Procura della Repubblica di Verbania, che sta portando avanti le indagini sulla tragedia della funivia del Mottarone, che già lo scorso 8 giugno aveva prolungato una prima volta i tempi di venti giorni su istanza delle difese della Leitner, la società altoatesina che gestiva le manutenzioni dell’impianto. I termini sarebbero scaduti mercoledì. A richiedere un ulteriore allungamento dei tempi sono stati sempre i legali della società di Vipiteno. Al momento, a quanto si apprende, nessuno tra gli indagati rimasti nel processo (sei posizioni sono state infatti archiviate dopo l’avviso di chiusura delle indagini) ha chiesto di essere nuovamente interrogato: una richiesta in questo senso era stata preannunciata dall’avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini. Possibile invece che vengano depositate nuove memorie difensive da qualcuna delle parti.
Processo dopo l'estate
Non ci sono invece novità sul fronte dei risarcimenti: più di un legale aveva auspicato un accordo che al momento non è però stato raggiunto. La nuova proroga conferma l’impressione che i successivi passaggi – a cominciare dal deposito delle richieste di rinvio a giudizio – possano slittare inevitabilmente a dopo l’estate.