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Moderna e Pfizer, richiamo a 42 giorni: l'ok da Cts e Ministero

Il Ministero della Salute dà il via libera alla parificazione e allo slittamento dei tempi per il richiamo dei due vaccini a mRNA

Moderna e Pfizer, richiamo a 42 giorni: l'ok da Cts e Ministero
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Si attendeva da tempo il via libera al prolungamento dei tempi per i richiami dei vaccini Pfizer e Moderna. Ora, con una nuova circolare del Ministero della Salute, è arrivato: non più 21 e 28 giorni ma per entrambi 42.

Moderna e Pfizer, cambiano i tempi per il richiamo

Spostare più in la il richiamo, senza compromettere l'efficacia del vaccino e "sbloccando" così maggiori dosi per le prime somministrazioni. Con una circolare il Ministero della Salute dà il via libera allo slittamento delle seconde dosi per i vaccini Pfizer e Moderna, accogliendo così il parere del Comitato Tecnico Scientifico (che ritiene "raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose") e le richieste avanzate negli ultimi mesi anche da diverse Regioni.

"Coprire più soggetti nel minor tempo possibile"

Il perchè della decisione origina da due considerazioni del CTS. La prima, è che un ampliamento di quest'ordine dell'intervallo fra le due dosi non inficerebbe l'efficacia della risposta immunitaria indotta dalla prima, che per i due vaccini a RNA messaggero è in grado di mettere al riparo dalla malattia grave nell'80% dei casi. La seconda, vista l'efficacia già della prima dose, è di vaccinare con almeno quella quante più persone possibili nel minor tempo possibile. Il cambio di strategia permette, in linea teorica, di "anticipare" 3,5 milioni di vaccinandi nel giro di un mese.

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Tra l'altro, l'estensione dei tempi per la seconda dose e soprattutto il fatto che si parifichino i tempi per entrambi i vaccini permette di facilitare tutte le operazioni di programmazione che già devono fare i conti con un calendario di consegne incerto.

Seconde dosi di AstraZeneca assicurate

Nella stessa circolare, il Ministero guidato da Roberto Speranza conferma anche il via libera al richiamo con AstraZeneca per gli under 60 che avevano già ricevuto la prima dose perchè appartenenti a una delle categorie (come forze dell'ordine o personale scolastico) inseriti inizialmente come "prioritari".

 

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