Lonate

"Metta soldi e preziosi nel frigo": il falso tecnico colpisce ancora

Il copione è sempre lo stesso, e purtroppo riesce ancora a mietere vittime

"Metta soldi e preziosi nel frigo": il falso tecnico colpisce ancora
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La stessa dinamica, lo stesso stratagemma: quello del finto tecnico dell’acqua e dell’oro da mettere nel frigo. E' successo di nuovo a Lonate Ceppino.

Truffa dell'acqua a Lonate Ceppino

Uno schema noto, eppure ancora capace di andare a segno. E’ successo di nuovo un paio di settimane fa nella zona di via Vasco da Gama, vittima un’anziana signora che, in pieno giorno, si è sentita chiamare al citofono da una persona che si è presentata come un tecnico dell’acqua. Come da copione, il falso addetto ha iniziato a parlare di una perdita nella rete, di una presunta contaminazione dell’acqua e della necessità di procedere a un controllo.

"Metta l'oro in frigo"

Tanto è bastato per spaventare la vittima e convincerla a farlo entrare in casa. A quel punto, aprendo un rubinetto, ha spruzzato una sostanza dal cattivo odore creando ancora maggiore allarme. Con la paura instillata nella vittima che ha fatto crollare ogni briciolo di diffidenza, con una scusa le ha fatto recuperare oro, preziosi e contanti e mettere nel frigo per "proteggerli" dal rischio di corrosione.

La donna ha eseguito, poi l’uomo l’ha fatta allontanare con una scusa: quando è tornata in cucina non ha più trovato né il falso addetto, né quanto di valore aveva messo nel frigo. Truffatore e bottino, "fortunatamente" non ingentissimo, volatilizzati nel nulla. Unica cosa da fare, a quel punto, è stata la denuncia ai Carabinieri della Tenenza di Tradate.

Come difendersi

Dalla caserma di piazza Salvo d'Acquisto, i militari dell'Arma rilanciano l’appello a tutti i cittadini, e in particolare agli anziani che vivono da soli: non aprire a nessuno, non far entrare nessuno in casa e diffidare sempre. In caso qualcuno si presentasse come tecnico di gas, acqua o quant’altro, come addetto comunale o persino come agente di polizia o membro delle forze dell’ordine, chiedere sempre di identificarsi e, in caso di dubbio, contattare l’112.

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