Omotransfobia

Medico omofobo a Cittiglio, solidarietà di Gallera. Arcigay: "Bene, ma cosa fa Regione contro l'omotransfobia?"

Gallera censura il medico di Cittiglio sospeso dall'Asst Sette Laghi per le sue parole omofobe in sala operatoria. Arcigay: "Servono fatti concreti"

Medico omofobo a Cittiglio, solidarietà di Gallera. Arcigay: "Bene, ma cosa fa Regione contro l'omotransfobia?"
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L'assessore al Welfare Giulio Gallera si è espresso con una nota a sostegno dei provvedimenti disciplinari dell'Asst Sette Laghi contro il medico che, in sala operatoria a Cittiglio, si era espresso in maniera omofoba contro un paziente omosessuale cacciando un altro medico che ne aveva preso le difese. Ma l'Arcigay fa notare che, al di là delle parole, la Regione è ferma sul tema dell'omotransfobia.

Omofobia in sala operatoria, il medico ricorre

Ha presentato ricorso al Giudice del Lavoro il medico che a inizio luglio era stato sospeso per le sue parole omofobe nei confronti di un paziente che stava operando. Il medico, attraverso i suoi legali, ha chiesto la sospensione del provvedimento disciplinare in attesa della conclusione dell'iter che dovrà accertare cosa sia successo in sala operatoria e se siano fondate le accuse mosse nei suoi confronti.

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Gallera: "Atteggiamenti inaccettabili e intollerabili"

Oggi era arrivata anche il sostegno dell'assessore al Welfare Giulio Gallera ai provvedimenti presi dall'Asst e la dura condanna a quanto avvenuto ormai quasi un mese fa:

inaccettabile e intollerabile che in un nostro ospedale possano avvenire atteggiamenti discriminatori di qualsiasi natura e in particolare nei confronti degli orientamenti affettivi. Esprimo la mia netta censura per quanto accaduto - ha dichiarato - Ccondivido e sostengo i due provvedimenti disciplinari adottati dall’Asst Sette Laghi per il medico nei confronti del quale sono state sollevate accuse di questo tipo e mi auguro inoltre  che il professionista decida di chiedere scusa per il suo comportamento inqualificabile".

Arcigay: "Bene Gallera ma cosa fa Regione?"

Le parole di Gallera sono state ben accolte da Arcigay Varese, che però non dimentica un passato della Regione decisamente poco attento alle tematiche Lgbtq+:

"Bene la condanna dell’Assessore al Welfare ma ci chiediamo che cosa stia facendo Regione Lombardia contro l’omofobia - dichiara Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese - Non solo non esistono piani o fondi, ma la Regione negli anni precedenti ha proiettato la scritta Family Day sul Pirellone (negando invece il patrocinio al Pride, ndr), ponendosi in aperto contrasto ai diritti della comunità Lgbt. Inoltre la Regione ha ospitato conferenze che dipingevano l’omosessualità come una cosa immorale, con in prima linea il presidente Fontana. Dove sono i piani contro l’omotransfobia? In altre regioni esistono anche leggi contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere. In questa Regione che si definisce la locomotiva d’Italia non esiste alcun provvedimento. Le parole e la solidarietà sono utili ma non bastano, ci vogliono fatti concreti. Le persone Lgbt in Lombardia non incontreranno solo un primario omofobo, ma anche molte altre figure, e storie come questa la maggior parte delle volte restano nascoste e non emergono".

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