Valle Olona

L’Union si arrende alle difficoltà: Cairate resta senza calcio

Innocenti: "Se qualcuno pensa che l’Amministrazione avrebbe potuto aiutare il Cairate calcio e non ha voluto farlo sbaglia".

L’Union si arrende alle difficoltà: Cairate resta senza calcio
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Finisce la storia dell’Union calcio Cairate. Almeno per il momento.

L'Union  cala il sipario sulla società

Una settimana fa la decisione sofferta del presidente Franco Ghiringhelli, arrivata dopo mesi di ricerca di una soluzione per tornare a usufruire di quel centro sportivo che per 25 anni è stato la casa della società e che ora aspetta un nuovo gestore. Che, come è chiaro da tempo, per il tipo di investimento non poteva essere l’Union calcio, ma piuttosto un ente sportivo con una forza economica più consolidata.

La decisione l'11 settembre

Fino alla decisione dell’11 settembre però per il Cairate restava aperta la possibilità di continuare a utilizzare il centro, ora versando una quota al Comune, come fa l’Atletica cairatese, e in futuro – quando subentrerà il nuovo gestore – cercando un accordo con questo per ottenere spazi. Una possibilità che però era più sulla carta che realmente attuabile, per una serie di questioni tecniche, logistiche e di inopportunità. Ecco allora la scelta drastica di dire basta e di chiudere la società, che dopo aver fatto la storia sportiva del paese era da alcuni anni in grave difficoltà, con un evidente calo di iscritti, che la riqualificazione del centro sembrava poter rilanciare. E’ stata invece la fine.

 

L'assessore Luigi Innocenti per il Comune

L’assessore allo Sport Luigi Innocenti però sottolinea che il Comune non poteva fare diversamente: «Se qualcuno pensa che l’Amministrazione avrebbe potuto aiutare il Cairate calcio e non ha voluto farlo sbaglia. Abbiamo fatto un grande investimento da 1 milione e 400mila euro per un centro sportivo che oggi ci invidiano, è chiaro che poi questo vada messo a reddito con un bando, nel quale non ci può essere margine per agevolare una società perché di casa piuttosto che un’altra. E’ la legge che non lo permette. Questo non vuol dire che non abbiamo avuto rispetto per la storia del Cairate calcio, ma forse è la società che doveva creare i presupposti per non arrivare a questo punto: cercando nuove forze economiche oppure aprendo a una collaborazione con realtà oggi più grandi e solide, che poteva essere – perché no – anche il futuro gestore. Perché il problema non è il nuovo centro sportivo: anche per l’attuale stagione 2020-2021 il Comune aveva dato peraltro totale disponibilità all’Union per giocarvi le partite di campionato – secondo le tariffe stabilite (250 euro a gara) e fino all’ingresso del nuovo gestore (probabilmente ormai in primavera). Ma piuttosto il punto cruciale è che da anni la società vive un evidente calo di iscrizioni, con la scuola calcio che si era molto ridotta con relative conseguenze, anche economiche. Tutto questo non può essere imputato al Comune».

 

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