L'Ospedale di Saronno sarà l'ultimo a tornare alla "normalità": quando riprenderanno le attività?
Il Comitato per la salvaguarda e il rilancio dell'Ospedale di Saronno non nasconde tutta la sua preoccupazione e si rivolge anche ai sindaci del territorio

Mentre quasi tutti gli ospedali coinvolti nell'emergenza sanitaria si preparano a un graduale ritorno alla normalità, il Direttore Generale dell'Asst Valle Olona Eugenio Porfido fa sapere che quello di Saronno sarà l'ultimo. Preoccupazione dal Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell'Ospedale di Saronno.
Fase 2? Normalità "rinviata" per l'ospedale di Saronno
Saronno continuerà ad essere un ospedale Covid. Per quanto, ancora non si sa ma è certo dopo le parole del Dg dell'Asst Valle Olona Eugenio Porfido, che sarà l'ultimo a farlo. Dichiarazioni che hanno provocato non poche perplessità nel Comitato per la salvaguardia ed il rilancio dell'Ospedale di Saronno:
"Mentre due Ospedali situati a pochi km di distanza uno dall’altro (Gallarate, già Covid free da diversi giorni e Busto) torneranno alla normalità con doppioni di specialità e con la conseguente positiva riduzione del disagio dei due Centri e delle zone limitrofe, Saronno ed i Pazienti del saronnese continueranno a sopportare il pellegrinaggio verso Busto e Gallarate, o altrove, non conoscendo la tempistica del ritorno alla normalità, che par di capire non sarà prima del prossimo autunno - spiega il presidente del Comitato Massimo Beneggi - Facciamo notare che, da un giorno all’altro, Saronno è diventato Ospedale di cura solo per pazienti Covid con chiusura di tutte le attività sia di reparto sia ambulatoriali".
Personale in sofferenza
Mancanza di certezze e impegno continuo per l'emergenza coronavirus mettono a dura prova anche il personale. A maggior ragione se, visto il ripristino di Busto e Gallarate, dovessero arrivare qui anche i pazienti, si spera sempre meno, degli altri territori. Già la trasformazione del presidio saronnese in un Ospedale Covid aveva colto quasi di sorpresa chi vi lavora, che nel giro di poche ore si era trovato a dover riorganizzare tutta la propria attività.
"Il Personale ha ammirevolmente accettato il nuovo impegno, nonostante nessuna informativa scritta da parte della Direzione Generale, quantomeno dovuta per trasparenza e rispetto di tutti i professionisti e l’ha fatto con spirito si abnegazione e disponibilità tali da meritarsi l’elogio dell’Assessore al Welfare di Regione Lombardia - continua Beneggi - Dopo due mesi in questa situazione il Direttore Generale non può limitarsi ad affermazioni del tipo “non mi sembra…restiamo nel campo delle chiacchere…” rispondendo agli articoli apparsi sulla stampa in merito al malessere ed alle lamentele del Personale medico ed infermieristico di Saronno".
"Servono risposte"
Il Comitato chiede risposte e rassicurazioni, pur sapendo "come non sia possibile prevedere con esattezza l’andamento della pandemia". Un dovere di trasparenza, anche alla luce sia dei numeri di chi fa riferimento all'ospedale di Saronno per le proprie cure (180mila persone su 4 province), sia alla loro partecipazione nell'affrontare l'emergenza con la donazione di 133mila euro per l'acquisto di 4 respiratori per la Terapia Intensiva.
Tre le domande che il Comitato rivolge a Porfido: quando il Personale potrà tornare alle attività svolte prima dell’emergenza Covid 19? Quando i Pazienti potranno recarsi presso il nostro nosocomio per le visite specialistiche, per partorire, per le cure oncologiche senza più sopportare i faticosi spostamenti verso Busto e Gallarate affrontando un disagio riservato ai soli cittadini del Saronnese? Quando si potranno soddisfare tutte le precauzioni per visite, interventi e ricoveri bloccati dall'inizio del mese di marzo?
"Dinnanzi alla domanda di salute non esistono Persone di serie A e Persone di serie B ed i disagi provocati dallo tsunami Coronavirus devono esser ripartiti in egual misura! I Cittadini e i Sanitari hanno il diritto sacrosanto di sapere - conclude il presidente del Comitato - E’ di fondamentale importanza dare risposte in tempi brevi perché, altrimenti, si corre il rischio di ritrovarsi con personale che, stanco dell’incertezza del proprio futuro, decida di andarsene a svolgere la propria attività altrove, sguarnendo ulteriormente reparti già in sofferenza prima della pandemia. Se, come già deciso da Regione Lombardia, nascerà un unico nuovo Ospedale al centro della provincia di Varese a Busto-Gallarate in sostituzione dei due esistenti e distanti soli 6 km, ci domandiamo perché il Presidio di Saronno ed i suoi utenti debbano esser pesantemente penalizzati dalla tragedia Covid pur essendo il riferimento sanitario del sud della provincia e di altri ampi territori delle provincie di Como, Monza Brianza e Milano.
Da ultimo ci chiediamo e chiediamo: cosa pensano e cosa hanno intenzione di fare il Sindaco di Saronno ed i Sindaci del vasto comprensorio saronnese che, lo ricordiamo, sono i responsabili della salute dei loro concittadini?
Ci aspettiamo risposte chiare ed iniziative concrete".