Cronaca
Saronno

L'Ordine Costantiniano di San Giorgio alla Solenne Pontificale a Saronno

Durante il Sacro Rito sono stati ricordati tutti i Cavalieri e le Dame defunte e al termine è avvenuta la consegna dei diplomi di nomina e promozione dei Postulanti, Cappellani, Cavalieri e Dame

L'Ordine Costantiniano di San Giorgio alla Solenne Pontificale a Saronno
Cronaca Saronno, 29 Giugno 2021 ore 09:41

Sabato 26 giugno 2021 è stata celebrato il Solenne Pontificale di San Giorgio presso il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, con la partecipazione congiunta della Delegazione di Lombardia e della Delegazione di Piemonte e Valle d’Aosta del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

L'Ordine Costantiniano di San Giorgio a Saronno

Il sacro rito è stato officiato da Don Fabio Fantoni, Cappellano Gran Croce di Merito, Cappellano Capo per il Nord Italia, assistito da Monsi9gnor Federico Gallo, Cappellano Jure Sanguinis, Cappellano di Delegazione, Direttore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana.

Erano presenti S.E. il Duca Don Diego de Vargas Machuca, Bali Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, Presidente della Real Commissione per l’Italia; l’Ing. Dott. Gilberto Spinardi, Cavaliere di Merito con Placca, Delegato Vicario della Lombardia; e il Nob. Avv. Paolo Maria Cisa Asinari dei Marchesi di Gresy, Cavaliere di Giustizia, Delegato della Piemonte e Valle D’Aosta. Poi, Mons. Armando Cattaneo, Prevosto del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, ha introdotto il Solenne Pontificale salutando il Presidente del Consiglio Comunale e tutte le Autorità presenti.

Durante il Sacro Rito sono stati ricordati tutti i Cavalieri e le Dame defunte e al termine è avvenuta la consegna dei diplomi di nomina e promozione dei Postulanti, Cappellani, Cavalieri e Dame. Un fraterno conviviale ha concluso l’importante celebrazione.

Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli venne eretto nel 1498 dal popolo di Saronno per dare ospitalità alla Statua della Madonna del Miracolo della seconda metà del XIV secolo, posta allora in una cappella sulla strada Varesina, ritenuta dispensatrice di miracolose guarigioni. Il territorio lombardo si arricchiva così di un nuovo santuario mariano che divenne presto meta importante di devozione popolare e che si arricchì con il tempo di preziosi tesori d'arte.

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