Legnano e Parabiago insieme contro la scelta dell'ATS
I sindaci Cucchi e Fratus dicono no alla chiusura dei laboratori territoriali.
E’ di questi giorni la notizia appresa da Rappresentanze Sindacali Unitarie che vi è l’intenzione da parte dell’Agenzia di Tutela della Salute di avviare un processo volto ad un progressivo disinvestimento nelle attività relative all’area di prevenzione che porteranno ad un drastico ridimensionamento degli interventi dell’area socio sanitaria presenti sul territorio del legnanese. RSU ha mandato un appello per mettere in evidenza la strategia messa in atto volta ad erodere sistematicamente gli ambiti delle attività della prevenzione e degli interventi socio sanitari a partire dalle zone più periferiche del territorio, e presenti nei comuni
di Parabiago e Legnano, per accentrarli nel capoluogo della Provincia.
Legnano e Parabiago insieme contro la scelta dell’ATS
I sindaci Cucchi e Fratus, si sono fatti promotori di una lettera congiunta indirizzata agli organi interessati per opporsi alla chiusura.
“Esprimiamo fin da subito la contrarietà al progetto volto alla messa in opera della chiusura del laboratorio di Prevenzione di Parabiago che rappresenterà sicuramente un primo step di un processo più complesso che porterà ad un progressivo arretramento della presenza dei servizi forniti dall’ATS nel territorio. Ribadiamo la nostra ferma volontà di mantenere sul territorio i servizi che rappresentano l’eccellenza del lavoro svolto dalle risorse umane che si spendono nella loro professione e che rendono un servizio importante alle imprese ed agli Enti ai quali li offrono. Città di Parabiago. Si evidenzia che è improponibile prevedere la chiusura del laboratorio di prevenzione dell’ATS (Milano e Parabiago) che hanno dato prova della loro inconfutabile efficienza in occasione dell’emergenza Legionella in virtù delle sinergie sviluppate dall’attività coordinata dalle due distinte équipe di lavoro. Chiediamo, pertanto, un incontro affinché venga illustrato il piano che intende attuare ATS e ribadiamo la nostra contrarietà alla chiusura dei laboratori presenti sul territorio della Città Metropolitana.”