Stupefacenti

In autobus con 52 panetti di hashish: corriere fermato all'ingresso dalla Svizzera

Era partito da Amsterdam sull'autobus di linea col suo carico di stupefacenti diretto a Milano. Ma non è riuscito a ingannare il fiuto di Anima nè ad evitare le manette

In autobus con 52 panetti di hashish: corriere fermato all'ingresso dalla Svizzera
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Nei giorni scorsi, Funzionari dell'Agenzia Dogane e Monopoli e militari della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso hanno arrestato un cittadino italiano di origini bulgare, G.A. di 57 anni, residente nel torinese, trovato in possesso di 5 chilogrammi di hashish, mentre cercava di entrare in Italia attraversando il confine al valico autostradale di Como Brogeda viaggiando a bordo di un autobus di linea proveniente da Amsterdam e diretto a Milano.

In autobus con l'hashish, fiutato al confine

Il soggetto, all’atto dell’ordinario controllo doganale, non aveva dichiarato nulla. Tuttavia, ciò non è bastato a convincere i Funzionari doganali e i Finanzieri, i quali decidevano di procedere ad un controllo più approfondito con l'ausilio dell'unità cinofila della Guardia di Finanza.

E proprio il fiuto del cane “Anima” ha permesso di rinvenire la sostanza stupefacente all'interno del bagaglio personale del transitante suddivisa in 52 panetti singolarmente confezionati, per un valore “al dettaglio” stimato pari a circa 52mila euro.

Successivamente, la sostanza è stata sottoposta a narcotest che ha immediatamente dato esito positivo. Sentito il Magistrato di turno, si è proceduto, quindi, al sequestro della sostanza stupefacente e della valuta contante che il soggetto aveva al seguito (che ammontava a 2.095 euro), nonché all’arresto dello stesso, per violazione del Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.

Contestualmente, l'arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Como. In data 19 ottobre 2021, per il responsabile, nel corso dell’udienza di convalida, è stato confermato l’arresto e la conseguente misura della custodia cautelare in carcere.

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