Il Torno e l'Amministrazione in viaggio verso Auschwitz
Un viaggio in Polonia sui luoghi simbolo della Shoah che ha coinvolto 25 studenti del Torno di Castano, docenti, sindaco e assessore.
Il Torno di Castano Primo el’Amministrazione guidata da Giuseppe Pignatiello, insieme, in viaggio verso Auschwitz.
Il Torno e il viaggio della Memoria
In un momento nel quale gli episodi di antisemitismo si moltiplicano in Europa, l’Istituto Torno conferma la sua storica sensibilità in tema di coscienza civile attivando un progetto, dedicato alla Shoah e finalizzato alla realizzazione del Viaggio della Memoria ad Auschwitz – Birkenau. Sono partiti venticinque ragazzi sorteggiati fra gli alunni delle classi quinte dell’Istituto, accompagnati dalla Dirigente Scolastica Maria Merola, dai professori Egidio Cardini, curatore del progetto, e Anna Fornara, e dal rappresentante del comitato genitori Osvaldo Gallazzi. La delegazione del Torno non è andata sola: l’Amministrazione comunale di Castano Primo ha prestato collaborazione e sostegno all’intero progetto, e il sindaco Giuseppe Pignatiello con l’assessore alla Cultura Luca Fusetti sono volati a Cracovia con i ragazzi del Torno. Il gruppo è partito il 14 marzo ed ha fatto rientro il 16.
Un ciclo di conferenze
Il percorso preparatorio ad un viaggio di consapevolezza civile ad alto impatto emotivo si è snodato durante tutto l’anno scolastico, articolandosi in diversi appuntamenti, aperti a tutti gli studenti delle classi quinte. L’adesione di docenti e studenti ha stupito gli stessi organizzatori, che hanno potuto contare sulla quasi totalità degli studenti dell’ultimo anno dei diversi indirizzi. La strada verso il Viaggio della Memoria si è aperta il 20 dicembre per un incontro introduttivo a cura di Egidio Cardini e Silvia Cella, docenti dell’Istituto. Il 9 gennaio 2019 è intervenuto invece Massimo Castoldi, direttore della Fondazione “Memoria della Deportazione” di Milano, che ha collaborato sin dall’inizio all’intero progetto. Titolo dell’incontro “Antisemitismo, antisemitismi e deportazione. Sguardo storico e processi socio-culturali”, cui è seguito un vivace dibattito. Il ciclo di conferenze si è chiuso il 15 febbraio con il momento più emotivamente coinvolgente tra quelli proposti a scuola: Lucia Massariello ha portato la testimonianza della storia della madre Maria Massariello, antifascista deportata nel famigerato lager femminile di Ravensbruck. Il 21 febbraio docenti e studenti hanno poi visitato il Memoriale della Shoah (Binario 21), a Milano; e, il 6 marzo, si sono incontrati un’ultima una volta prima della partenza per la visione del cortometraggio di Alain Resnais (1956) sulla deportazione e liberazione dei campi di sterminio.
Il viaggio in Polonia
Giunti in Polonia e apparentement pronti a fare i conti con l’orrore della disumanizzazione cui portano razzismo e odio, i giovani e gli adulti sono rimasti comunque spiazzati dal loro stesos sguardo sui luoghi reali. Il gruppo ha visitato i luoghi simbolo della Shoah: il quartiere ebraico di Cracovia, l’ex ghetto ebraico e l’ex-fabbrica di Oskar Schindler. La meta finale è stata raggiunta il 15 marzo con la visita guidata al complesso di Auschwitz-Birkenau, momento di particolare raccoglimento e riflessione per tutti i partecipanti. Studenti, professori e i membri dell’Amministrazione sono tornati in Italia scossi, ma ricchi di una nuova consapevolezza e felici del percorso intrapreso.
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