Valle Olona

Il Centro antiviolenza Icore trova nuova casa a Marnate

Dopo 12 anni lascia Gorla Maggiore per l’esigenza di spazi più adeguati. Oggi segue 200 donne.

Il Centro antiviolenza Icore trova nuova casa a Marnate
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Il Centro antiviolenza Icore lascia Gorla Maggiore e trova casa a Marnate.

Il centro già operativo nella nuova sede

Uno spostamento dettato dall’esigenza di spazi più ampi e riservati, per un’attività che nel tempo si è ampliata enormemente. Partito come progetto sperimentare su base volontaria nel 2010, oggi Icore segue circa 200 donne su un territorio che oltre all’ambito della valle Olona raggiunge tradatese e gallaratese. Alle sette volontarie che avviarono lo sportello, oggi arrivate a una decina, si sono aggiunte negli anni le figure indispensabili di professionisti del settore: 3 i legali con una collaborazione fissa, più altri 2 secondo necessità, 3 psicologhe e 2 assistenti sociali. Una realtà che da tempo chiedeva ambienti più consoni alle sue dimensioni e alla delicatezza di incontri e colloqui che esigono spazi riservati ed esclusivi. L’occasione si è presentata con il trasferimento a Solbiate degli uffici dell’Azienda speciale Medio Olona, che ha così liberato i locali di proprietà comunale precedentemente occupati a Marnate in via Italia 151. Diventati l’approdo ideale per Icore, che da lunedì 4 aprile è già operativa nella nuova sede.

La presidente Luciana Lucietto

«Dopo 12 anni ci siamo trasferiti – annuncia la presidente Luciana Lucietto – per continuare al meglio la nostra attività. Icore è nata nel 2010 dalla lungimirante volontà politica dell'allora consigliera delle Pari opportunità dell'amministrazione del sindaco Caprioli, Mariolina Vigorelli, e da un gruppo di volontarie: l'associazione dà supporto e accoglienza alle donne vittime di violenza, mettendo in atto anche azioni di sostegno e di protezione per i minori a loro carico. La nuova sede, ampia ed accogliente, è stata messa a disposizione dall'Azienda consortile Medio Olona e dal Comune di Marnate e consentirà di proseguire ancora meglio l'azione del Centro tramite l'attività di accoglienza telefonica, consulenza psicologica e legale, accompagnamento al lavoro, supporto nella ricerca abitativa, attività di sensibilizzazione sul territorio e prevenzione alla violenza. Ricordiamo che qualsiasi attività messa in atto da Icore prevede il rispetto dell'autodeterminazione della donna accolta, la cui volontà è prioritaria. La donna che si rivolge al Centro non viene infatti in alcun modo forzata e vede garantito, nell'utilizzo dei vari servizi messi a sua disposizione, il proprio anonimato».

Riconosciuto da Regione Lombardia

Icore dal 2016 è anche riconosciuto come Centro antiviolenza da Regione Lombardia, passaggio che ha comportato ulterori vincoli a requisiti, la possibilità di partecipare a bandi dedicati e un bacino di utenza più ampio per una storia che, partita dallo slancio di poche volontarie, sta scrivendo pagine di vita nuova per molte donne. Una storia che abbandona però la sua terra di origine gorlese: «Dispiace perdere la presenza in paese di Icore – dichiara il sindaco Pietro Zappamiglio – ma nella sede dell’Assunta non vi erano gli spazi né la riservatezza necessaria. Già due anni fa l’associazione ci ha espresso l’esigenza di occupare ambienti più ampi, ma nel breve non avevamo questa possibilità. Peraltro anche la posizione in piazza non era appropriata per chi frequenta il centro e necessita discrezione. Serviva un luogo più consono che ora è stato trovato».

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