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Gli agenti recuperano nei boschi un pc rubato a scuola

Il computer, compreso di monitor e tastiera ancora funzionante, era impacchettato. E'  stato restituito all'istituto don Rimoldi di Varese che quest'estate aveva subito un furto di materiale informatico e libri.

Gli agenti recuperano nei boschi un pc rubato a scuola
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Durante i controlli serrati contro lo spaccio nei boschi del Parco Pineta gli agenti recuperano un pc rubato in una scuola di Varese e lo restituiscono con i ringraziamenti dell'istituto.

Nei boschi spunta un pc rubato a scuola

Gli agenti rinvengono un pc impacchettato e ancora funzionante nei boschi, era provento di refurtiva e lo riconsegnano all’istituto di Varese che quest’estate, come purtroppo altre scuole (una razzia di materiale informatico anche all’indirizzo grafico del Don Milani che poi lanciò una raccolta fondi per il riacquisto) aveva subito un ingente furto di computer. Brillante operazione quella compiuta dagli uomini di Zuanon e Borroni che in questi due mesi, grazie al finanziamento regionale e alla sinergia coi colleghi dei comandi venegonesi, ha intensificato i pattugliamenti nel Parco Pineta dando un duro colpo al purtroppo fiorente spaccio di droga. Nei giorni scorsi gli agenti tradatesi mentre perlustravano il bosco si sono accorti della presenza di un sacco ci hanno voluto veder chiaro e, una volta sballato è venuto alla luce, un computer con tanto di mouse monitor e tastiera. Portato in comando e analizzato si è scoperto che era di proprietà dell’istituto Don Rimoldi di Varese, oggetto di furto quest’estate. Il pc era proprio uno di quelli rubati.

 

 Pc restituito alla scuola di Varese: "Grazie Polizia locale"

La dirigente dell'istituto comprensivo varesino, Luisa Oprandi,  ha ringraziato ed elogiato il comando di Polizia locale per aver recuperato e restituito.

«Oltre al pc fisso, che poi è stato fortunatamente ritrovato, hanno portato via 40 libri monografici di un’attività didattica innovativa che fornisce il comune per i bambini; è assurdo andare a colpire proprio il diritto allo studio, i bambini sono rimasti molto delusi e destabilizzati.  É preoccupante, inoltre, che non ci siano stati segni di effrazione».

Un danno ingente per la scuola che deve fare i conti con le scarse risorse per potenziare e arricchire la propria strumentazione didattica. Probabilmente il pc oggetto di refurtiva era stato nascosto prima di essere rivenduto sul mercato nero. Ma la Polizia è arrivata prima.

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