Giovani africani nascosti dentro container all’Hupac

I cinque cittadini extracomunitari sbagliano treno pensando di andare in Germania.

Giovani africani nascosti dentro container all’Hupac
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Nascosti dentro container: cinque giovani africani ritrovati presso l’area doganale Hupac.

Nascosti dentro container

Alle prime ore di questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti presso l’area doganale Hupac in quanto era stata segnalata la presenza di alcuni soggetti all’interno dell’area stessa. I militari in effetti hanno rintracciato all’interno di un container 5 cittadini africani:
-Un 25enne della Sierra Leone, senza fissa dimora, con regolare permesso temporaneo di soggiorno, incensurato;
-Un 28enne della Sierra Leone, senza fissa dimora, incensurato, richiedente asilo;
-Una 17enne, della Serra Leone in Italia senza fissa dimora, sedicente, minorenne;
-Un 21enne della Guinea, senza fissa dimora, sedicente, incensurato, richiedente asilo;
-Un 25enne della Costa d’Avorio, sedicente, irregolare, incensurato.

Il foro

I 5 giovanissimi come detto sono stati rintracciati all’interno dell’area doganale gestita dalla Hupac, società di trasporti merci su rotaia. Si trovavano all’interno di un container di proprietà di un’azienda danese “DVS” posizionato su un vagone ferroviario, dove i 5 extracomunitari, dopo aver praticato un foro sulla parte superiore, nel corso della nottata si erano introdotti.

Destinazione Germania

Ad aggiungere drammaticità alla disperazione di questi giovani anche un po’ di sfortuna: avendo letto che sul container vi erano indicazioni in lingua tedesca, sono saliti a bordo del convoglio, nascondendovisi all’interno, con la erronea convinzione che lo stesso fosse in partenza per la Germania, meta ambita dagli stessi. Quel treno, in realtà, era appena giunto da quel paese, e non sarebbe ripartito per diversi altri giorni, in attesa di essere nuovamente caricato di merci.

La minorenne affidata ad una comunità

La sola cittadina minorenne, è risultata essersi allontanata volontariamente nello scorso maggio da un centro di prima accoglienza di Catania. E’ stata affidata ad una comunità “locale” su disposizione della competente Autorità Giudiziaria minorile.  Per tutti operazioni di fotosegnalamento ed una inevitabile (e d’ufficio) segnalazione alla procura per danneggiamento (del container forato) che comunque, considerate le condizioni di necessità, dovrebbe chiudersi con una archiviazione.

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