Uboldo

Gabbie per volpi a Uboldo: la denuncia degli ambientalisti

“Già accaduto in passato quando fu trovata una volpe morta con la coda spezzata” .I carabinieri stanno indagando.

Gabbie per volpi a Uboldo: la denuncia degli ambientalisti
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"Un infame ha installato gabbie per la cattura di volpi in una zona boschiva del parco dei Mughetti, dove già in passato si era ritrovata una volpe morta con la coda mozzata”, l’associazione centropercentoanimalisti denuncia l’ennesimo maltrattamento su gli animali nel saronnese.

Gabbie per volpi nel parco dei Mughetti

L’associazione centro percento animalisti denuncia l’ennesimo maltrattamento di animali nel saronnese puntando il dito sul ritrovamento di una trappola per la cattura di volpi nella zona boschiva dle parco dei Mughetti. “Sempre nella stessa zona, anni fa, fu trovata una Volpe morta con la coda mozzata. Inoltre in quella gabbia, ci sarebbero potuti finire altri animali, Gatti per esempio”, denunciano in una nota gli animalisti.

Bocconi avvelenati, gatti con teste mozzate

“Tra bocconi avvelenati, gatti con le teste mozzate, tra cartelli fake dove dei cretini “avvisano” che cani e gatti sono “untori” del coronavirus, la zona che comprende le province di Varese, Como e Milano, si sta confermando sempre di più tra le peggiori in assoluto per i maltrattamenti nei confronti degli animali”, precisano gli esponenti del movimento cento percentoanimalisti.

 

“La gabbia per volpi può averla messa un cacciatore”

 

“Secondo noi, - continuano dal movimento - la gabbia in questione la può aver messa molto probabilmente una persone vicina al mondo venatorio, un bracconiere si sarebbe limitato al “laccio”, il telone e il modus operandi parlano da soli e comunque per noi, non ci sono differenze tra  bracconieri e cacciatori, entrambi uccidono, i primi illegalmente, i secondi autorizzati dalla legge, ma il risultato non cambia”.

Carabinieri indagano

“Appurato che i Carabinieri (molto efficienti in zona) stanno indagando, avvisiamo i diretti interessati, che il nostro Movimento non starà a guardare”, assicurano gli esponenti dell’associazione.

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