Recuperati i motori rubati alla Canottieri Varese, salvi i mondiali di canottaggio
Impossibile sostituirli in tempo per la manifestazione internazionale. Gli agenti della Polizia sono riusciti a recuperarli nel giro di due giorni
Il furto era avvenuto nella notte fra il 6 il 7 luglio: qualcuno era entrato nella sede della Canottieri Varese, alla Schiranna, rubando cinque motori installati sulle imbarcazioni dei giudici di gara. Individuato e denunciato il presunto autore.
Furto di motori alla Schiranna
Le indagini si sono dovute svolgere con la massima urgenza: impossibile per l'associazione sportiva sostituire i motori rubati in tempo per i mondiali di canottaggio che partiranno il 22 luglio.
Incastrato dalle telecamere
Nel primo sopralluogo svolto la mattina del 7 luglio gli agenti della Polizia di Stato varesina avevano subito visionato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del centro sportivo, riconoscendo un uomo che era stato ripreso anche dalle telecamere della vicina sede della MV Agusta dove aveva tentato il furto di un furgone.
La stessa persona, nel corso della mattinata dello stesso giorno, era stata notata aggirarsi con fare sospetto nella zona della Schiranna ed un equipaggio delle volanti aveva proceduto al controllo: privo di documenti, l'uomo aveva dichiarato di essere moldavo e di avere 40 anni.
Alla luce di quanto emerso, lo straniero è stato accompagnato negli uffici della Questura per la sua certa identificazione: a seguito degli esiti degli accertamenti è emerso che lo stesso era destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Crema e per questo è stato tradotto in carcere a Varese. Il moldavo è stato, inoltre, deferito in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso dei motori ed inoltre per il tentato furto del furgone della ditta MV AGUSTA.
Motori trovati nei boschi
C'era però ancora il problema del recuperare i motori. Gli agenti dello stesso equipaggio, sospettando che il tentativo di furto del furgone fosse correlato alla necessità di trasportare i motori rubati, alle prime ore dell’alba dell’8 luglio si sono dunque inoltrati tra la vegetazione lacustre del parco Zanzi, in località Schiranna, alla ricerca dei motori.
Decisione che si è rivelata corretta: i motori rubati alla Canottieri erano stati nascosti, in attesa di essere trasportati altrove, fra la fitta vegetazione lì presente composta, in gran parte, da canneti.
Così, l’intervento degli agenti, con il successivo rinvenimento dei motori, ha scongiurato eventuali problematiche organizzative connesse all’imminente inizio dei prossimi mondiali di canottaggio.