Cronaca
Valle Olona

Fagnano Olona, cambiano tre medici su otto

Si attendono le scelte di Ats, cui spetta l’assegnazione delle nuove assunzioni all’interno dell’ambito sanitario della valle Olona.

Fagnano Olona, cambiano tre medici su otto
Cronaca Valle Olona, 15 Gennaio 2021 ore 17:00

Tre su otto. Sono i medici di medicina generale che in questi mesi cessano l’attività a Fagnano.

Fagnano Olona, tre medici vanno in pensione

Un passaggio significativo, tanto più nel mezzo della pandemia, che apre a qualche incognita. Perché se Ennio Testolin, in pensione già da qualche mese, e Mauro Donato, appena approdato al traguardo, hanno già i sostituti rispettivamente nelle dottoresse Silvia Testolin ed Elisa Zanoli, già in organico a Fagnano e che hanno accolto i pazienti dei due storici medici di famiglia, non ci sono ancora certezze sul destino dei 1500 mutuati di Enrica Sciocco, che a fine mese lascerà il suo incarico. Con gli altri medici di base già a pieno regime, si attendono le scelte di Ats, cui spetta l’assegnazione delle nuove assunzioni all’interno dell’ambito sanitario della valle Olona.

Si attendono le decisioni di Ats

Oltre a Fagnano, infatti, la stessa esigenza di un nuovo medico è viva a Solbiate come a Olgiate. Ma, almeno inizialmente, non saranno colmati più di due posti. Nonostante la pandemia abbia mostrato l’opposto, ovvero la necessità di un potenziamento della medicina territoriale e del ruolo dei medici di base. Interpellato sul tema, l’assessore ai Servizi sociali Gabriele Moltrasi, reduce dall’ottimo lavoro di squadra con i medici fagnanesi per la campagna vaccini antinfluenzali, ammette di monitorare la situazione ma tiene a precisare che non è un ambito sul quale l’amministrazione ha possibilità decisionale: «E’ materia di Ats e Regione, il Comune non ne ha competenza. Sicuramente non sarebbe un bene avere pochi medici sovraccarichi, ma mi auguro non si vada in quella direzione. Anche perché ritengo che la crisi epidemiologica abbia dimostrato quanto sia preziosa la presenza di medici sul territorio oltre che la salvaguardia del rapporto medico-paziente». Da altri Comuni sono già arrivate prese di posizione piuttosto nette nei confronti di Ats per ottenere l’assegnazione, Moltrasi preferisce attendere le decisioni delle autorità sanitarie: «E’ una situazione in divenire e si saprà di più tra qualche giorno. I Comuni però non dovrebbero esagerare con il fare pressioni, benché sia chiaro a tutti che l’aumento della presenza sul territorio di personale medico sia una carta vincente».

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