la decisione del pm

Estorsioni aggravate dal metodo mafioso: arrestato Giuseppe De Marte

L'indagine, nata dalla denuncia di un imprenditore operante nel settore dei trasporti, è stata avviata dai militari di Gallarate nel febbraio 2024

Estorsioni aggravate dal metodo mafioso: arrestato Giuseppe De Marte
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Più estorsioni, aggravate dal metodo mafioso, per favorire l'attività della moglie e battere, in modo sleale, la concorrenza nel settore dei trasporti di merce in Lombardia. E' di questo che deve rispondere Giuseppe, detto 'Pino', De Marte arrestato su richiesta del pm della Dda di Milano Pasquale Addesso, come riportato dall'agenzia Adnkronos.

Estorsioni aggravate dal metodo mafioso: arrestato Giuseppe De Marte

Oltre alle manette, anche per alcune tentate estorsioni, nei confronti dell'imprenditore originario di Seminara (Reggio Calabria), i carabinieri hanno proceduto, contestualmente, alla notifica di due decreti di amministrazione giudiziaria, ai sensi dell’articolo 34 del Codice antimafia, nei confronti di due società: la Scatolificio Deles spa con sede a Origgio (Varese) e la Deles Imballaggi speciali srl di Milano.

L'indagine, nata dalla denuncia di un imprenditore operante nel settore dei trasporti, è stata avviata dai militari di Gallarate nel febbraio 2024 e poi sviluppata, fino all'ottobre scorso dal Nucleo investigativo di Monza Brianza mentre, per i risvolti patrimoniali e finanziari gli accertamenti sono stati condotti dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Como.

Le pressioni e le minacce

Avvalendosi della fama "criminale" di cui gode la famiglia De Marte, l'arrestato riusciva a incutere timore nelle vittime richiamando le sue origini e la sua "vicinanza o parentela" con soggetti legati alla 'ndrangheta. L'attività estorsiva, accertata quantomeno dal 2016, "ha consentito alla società assegnataria di fatturare oltre 8 milioni di euro" e tali pressioni "hanno consentito di ottenere un ingiusto vantaggio patrimoniale attraverso l’affidamento esclusivo delle commesse di trasporto che sono state assegnate in violazione di criteri di economicità e concorrenzialità e anche in assenza di un effettivo fabbisogno dell’operatore economico".

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