Saronno

Enrico Cantù e la sua azienda vincono per la terza volta il Welfare Champion

L’imprenditore: "Il segreto sta nell’attenzione che dedico alle persone che lavorano con me"

Enrico Cantù e la sua azienda vincono per la terza volta il  Welfare Champion
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Nuovo riconoscimento per Enrico Cantù che con la sua squadra lo scorso fine settimana è andato a Roma per ritirare un prestigioso premio.

È il terzo anno consecutivo che la sua Azienda vince il premio Welfare Champion, qual è il segreto di questo successo?

"Credo che il 'segreto' stia nell’ascolto e nell’attenzione che dedico alle persone che lavorano con me, alle problematiche, alle possibili difficoltà di conciliare vita privata e lavoro, ai cambiamenti della vita personale che impattano anche sulla vita lavorativa e poi anche agli sforzi e alla passione che premio con grande piacere. Cerco di anticipare problemi ed esigenze e di creare opportunità perché sono stato per diversi anni 'dall’altra parte' e in tante occasioni ho sofferto, da dipendente, la mancanza di condivisione e comprensione da una parte e di meritocrazia dall’altra.  Per fare solo un esempio, nel 2020 ho introdotto la flessibilità oraria: le mie dipendenti, tutte donne, seguivano un orario fisso e stabilito da precedenti gestioni, che non poteva più corrispondere alle mutate esigenze famigliari e personali, ho quindi deciso che ognuna di loro stabilisse in autonomia l’orario lavorativo, sicuro che avrebbero continuato a garantire il massimo impegno all’Azienda non venendo meno alle proprie responsabilità. Lavoriamo per vivere (andare in vacanza, figli, hobby…) e se possiamo organizzare il lavoro in base alla vita privata è tutto più bello e viviamo meglio e siamo più realizzati sia a casa che al lavoro. Questo ha permesso alla Enrico Cantù Assicurazioni di avere una menzione particolare per il settore 'Valore al femminile: attenzione alle esigenze di vita e di carriera delle donne'".

Quale importanza riveste oggi il welfare aziendale per le piccole medie imprese? E quanto è stato importante in questo periodo un servizio cosí?

"Il welfare aziendale è fondamentale per le Aziende e non solo per le grandi multinazionali, ma anche e soprattutto per le Piccole Medie Imprese. Lo Stato non è più in grado di farsi carico del singolo: dalla previdenza alla sanità è sempre più lasciato all’individuo l’onere di provvedere a sé stesso. E la situazione si è sicuramente aggravata con la pandemia in corso.  In questo contesto l’Azienda gioca un ruolo sociale fondamentale: ha la possibilità e direi anche la responsabilità di garantire prevenzione, assistenza, protezione, reddito integrativo ai propri Dipendenti e di fornire sostegno alla comunità e al territorio nel quale opera".

A un anno e mezzo dall’inizio della Pandemia come siete riusciti ad affrontarla e a ottenere traguardi così importanti?

"Proprio l’anno scorso, con l’inizio della Pandemia, la nostra è stata decretata attività essenziale. Per me è stata una conferma. Ho sempre ritenuto la nostra una Professione socialmente utile ed è questo che dico ai ragazzi che si accostano per la prima volta al mondo assicurativo: abbiamo il dovere morale di assicurare la serenità dei nostri Clienti, di analizzare in profondità la loro situazione professionale, famigliare, reddituale, patrimoniale per capire e misurare coperture e scoperture e per individuare dove è prioritario intervenire insieme. Questa consapevolezza ci ha spinto ad affrontare e superare anche il periodo buio della pandemia e ad intensificare la nostra attività per rispondere alle sempre più numerose richieste di assicurazioni sanitarie".

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