Aule sicure

Tradate, dal Comune mascherine e borracce per il ritorno in sicurezza a scuola

Pipolo: "Avrebbe dovuto pensarci il Ministero che invece ha scaricato tutto sulle famiglie. Noi non ci tiriamo indietro"

Tradate, dal Comune mascherine e borracce per il ritorno in sicurezza a scuola
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In vista della ripresa delle scuole di lunedì, il Comune di Tradate ha deciso di fornire due mascherine per ogni studente di elementari e medie.

Elementari e medie con le mascherine del Comune

Rientro in sicurezza a scuola, con mascherina e borracce per ridurre al massimo i rischi di contagio. Il Comune di Tradate ha deciso di fare la sua per la fornitura di dpi agli studenti più giovani, impegnando con una delibera proposta dall'assessore Vito Pipolo 8500 euro per l'acquisto di 3mila mascherine (due per ogni alunno, come richiesto dalle circolari del Miur), lavabili, riutilizzabili e tutte con impresso il logo del Comune, che saranno consegnate nel giro delle prossime due settimane.

Inoltre, in collaborazione con l'assessorato all'Istruzione Erika Martegani, agli alunni delle prime saranno distribuite già la prossima settimana le borracce comunali, riutilizzabili, per sopperire all'impossibilità di usare le brocche in occasione dei pasti ed evitare che i bambini possano accidentalmente scambiarli le bottigliette.

Polemica col Ministero

Una rincorsa continua con le regole del Ministero, che ha creato non poca preoccupazione nelle famiglie e non poca confusione in scuola e Comune.

"Fino a tre giorni fa il Ministero, che ha imposto l'utilizzo delle mascherine a scuola quando non è possibile mantenere la distanza, aveva garantito tramite una circolare che si sarebbe fatto carico dell'acquisto dei dpi necessari - spiega Pipolo - A metà settimana il contrordine: tutto a carico delle famiglie. Un'assurdità, purtroppo l'ennesima in questi mesi di emergenza, a cui abbiamo voluto porre rimedio con quest'iniziativa che potremmo ripetere nei prossimi mesi se dal Ministero non si decideranno a fare qualcosa che aiuti davvero chi è giustamente chiamato a rispettare vincoli e obblighi imposti dall'emergenza".

Problema rifiuti

La scelta di mascherine riutilizzabili ha avuto anche un secondo motivo legato al tema dell'ecologia. Tra elementari e medie le scuole tradatesi contano circa 1500 alunni che se avessero tutti utilizzato la mascherina chirurgica avrebbero, solo con quelle, creato un volume enorme di rifiuti indifferenziati di difficile gestione.

"Le linee guida e le normative stilate in accordo coi comitati scientifici e le scuole ci confermano che le mascherine che acquisteremo garantiscono la sicurezza di chi le utilizza - conclude Pipolo - Poterle riutilizzare, dopo averle lavate, significa far convivere le fondamentali esigenze di sicurezza in un momento così delicato con l'altrettanto importante attenzione all'ambiente che da sempre contraddistingue le nostre famiglie e il nostro Comune".

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