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Ecco «La nostra bottega», cooperativa della comunità

In via Molina il desiderio diventa realtà: tornano alimentari e giornali

Ecco  «La nostra bottega», cooperativa della comunità
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Cairate torna ad avere la sua bottega di alimentari e di giornali.

Ecco "La nostra bottega"

«La nostra bottega», come l’hanno chiamata i soci della cooperativa di consumo che vede realizzarsi un progetto partito un anno fa tra difficoltà e incertezze, ma con un’idea forte: dare un servizio alla comunità, che lo aveva appena perso, per un paese vivo. Un desiderio che è stato più forte degli ostacoli da superare lungo il percorso e dei passaggi burocratici necessari per arrivare all’obiettivo.

In paese torna un punto vendita di generi di consumo quotidiano

Lo scorsa sabato 19 dicembre il negozio ha alzato la serranda per la prima volta ed è stato un grande giorno per Cairate, che ritrova un punto vendita di generi di consumo quotidiano che rappresenta un valore per la vita di paese, specialmente per le persone più anziane ma non solo. E qui sta la mission della Coop 3C – questa la denominazione della società che a «cooperativa di consumo» aggiunge «cairatese» – per sostenersi: creare una rete di consumatori fedeli e agevolare economicamente i soci, non solo con offerte vantaggiose sui prodotti, ma anche ridistribuendo gli avanzi di gestione a fine anno. Perché l’idea di fondo è che il negozio appartiene alla comunità e che sia questa a darle il supporto concreto necessario. La bottega di via Molina – che richiama l’idea della cooperativa anni ‘50 – sabato vivrà così il suo momento inaugurale, accogliendo i primi clienti.

Ora bisogna tenere vivo il sogno

Due le persone assunte al suo interno dalla società, che nella sua attività si ispira da statuto «all’ecologia integrale e allo sviluppo sostenibile illustrati nell’enciclica ‘Laudato sì’ di Papa Francesco, potendo aiutare anche i bisognosi». Presidente del Cda è don Lorenzo Simonelli, mentre gli altri consiglieri sono Maria Rosa Alberti, Oriana Gallazzi e Lorenzo Galfrascoli. E se la sfida di aprire una bottega rivoluzionaria per il contesto odierno è stata vinta, un’altra è già lanciata: associare quante più persone possibile. «I soci sono il cuore della cooperativa – spiegano i promotori – e condividono lo spirito mutualistico che distingue questo tipo di società rispetto alle tradizionali attività commerciali che hanno come prima e legittima finalità la ‘distribuzione dell’utile’. Nella cooperativa prevale, invece, il desiderio e la volontà di raggiungere uno scopo comune – la gestione della bottega di alimenti e giornali – anche mettendo a disposizione parte del proprio tempo. In particolare, nelle cooperative di consumatori i soci intendono assumere una sorta di doppio ruolo: gestire una bottega, attraverso il CdA, ed esserne clienti. I soci si distinguono in due categorie:‘cooperatori’, che sottoscrivono un’azione di 25 euro, e ‘finanziatori’, che sottoscrivono almeno 20 azioni (o multipli), per un valore complessivo di 500 euro (o multipli)». Tocca ora ai cairatesi tenere in vita il sogno. «Il negozio vuole essere della comunità, dei soci e aperto a tutti – l’appello e l’invito della Coop 3C – e la cooperativa è una organizzazione capace di trasformare in realtà il desiderio di una comunità, di un paese, di rimanere vivo anche grazie alla presenza di un negozio di alimentari».

 

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