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Ecco Gorla in Donna: dialogo sul potere di fare al femminile

Evento con Ilaria Li Vigni e Chiara Pontonio al Numm per i Servizi sociali: l'evoluzione delle figure femminili nella storia

Ecco Gorla in Donna: dialogo sul potere di fare al femminile
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Una serata di dialogo e confronto sull’evoluzione delle figure femminili nella storia e nell’ambito familiare, lavorativo e sociale.

 

Ecco Gorla in Donna in occasione dell'8 marzo

E’ l’evento «Donne e potere di fare» organizzato dall’assessorato ai Servizi sociali nell’ambito della terza edizione di «Gorla in Donna», nella giornata internazionale dedicata. L’appuntamento è venerdì 3 marzo alle 21 al centro polifunzionale Numm, dove il tema è affidato all’intervento di Ilaria Li Vigni, avvocata esperta in politiche di genere, penalista, giornalista pubblicista, formatrice di corsi sul diritto antidiscriminatorio e diversity, oltre che scrittrice e autrice del libro che dà il titolo alla serata. Modera l’incontro Chiara Pontonio, past president del Rotary club Milano Precotto, avvocata civilista nel team di legali a tutela e a supporto di donne vittime di violenza domestica.

L'assessore Pozzato: un incontro rivolto a tutti

Un’occasione per tutti, che l’assessore Susy Pozzato presenta così: «Dopo aver messo in risalto nella prima edizione ‘i mille volti della bellezza e dei talenti delle donne gorlesi attive in campo culturale, artistico, imprenditoriale e associativo’, nella seconda edizione ‘i diritti delle donne con disabilità’, questo terzo incontro non è una serata sul femminismo ma una ricostruzione del percorso che le donne hanno fatto nel corso del ‘900 per migliorare la propria condizione. La serata presenterà una fotografia della situazione di oggi in vari capi della nostra società dal mondo del lavoro pubblico e privato a quello della scuola e delle università, dalle libere professioni al mondo della politica nazionale e degli enti locali ed altri lavori, un tempo prerogativa del mondo maschile. La finalità non è solo quella di fare il punto sulla situazione femminile in Italia, ma contribuire allo sviluppo di una società più equa, dove donne e uomini abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità perché modalità di gestione e capacità di leadership differenti tra il maschile ed il femminile sono ricchezza per i singoli individui e per il Paese. Il femminile non deve rinunciare alla propria identità per appiattirsi su dinamiche maschili ma deve valorizzare le differenze declinando delle dinamiche al femminile».

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