Uboldo

Dopo i danni del maltempo, snellita la burocrazia per la ricostruzione

Il sindaco, Luigi Clerici, ha emanato un’ordinanza per disporre la messa in sicurezza degli edifici danneggiati dalla grandine

Dopo i danni del maltempo, snellita la burocrazia per la ricostruzione
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Emanata un’ordinanza per disporre la messa in sicurezza degli edifici danneggiati dalla grandine a Uboldo.

Dopo i danni, ecco l'ordinanza di Uboldo per snellire la burocrazia

Dopo la violentissima grandinata che ha colpito il territorio del Saronnese e della Bassa Comasca nella serata di lunedì 24 luglio, anche Uboldo si ritrova con gran parte degli edifici, pubblici e privati, particolarmente danneggiati e con molti tetti compromessi. Inoltre il nubifragio di fine agosto ha peggiorato una situazione già critica, allagando molte delle abitazioni che avevano già subito danni a fine luglio e i cui proprietari, a causa dell’assenza di imprese edili disponibili e delle ferie di agosto, non erano ancora riusciti a riparare i danni. Da non tralasciare poi l’aspetto economico con la speculazione galoppante.

Obiettivo velocizzare le procedure di ricostruzione

Per questo il sindaco Luigi Clerici ha emanato un’ordinanza per la messa in sicurezza degli edifici, snellendo anche la burocrazia per consentire ai cittadini di velocizzare il più possibile le procedure di ricostruzione, anche in vista di nuove precipitazioni. Inoltre, anche nel centro storico, sono state liberalizzate le pratiche e ampliato l’elenco di materiali utilizzabili per le coperture e per gli interventi di manutenzione straordinaria.

Cosa prevede il documento

«Si ordina di qualificare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici del territorio comunale, quali interventi di “attività edilizia libera” come disciplinata dall’articolo 6 del DPR 380/2001, con la sola facoltà di comunicazione dell’intervento; di ritenere ammissibile l’utilizzo di materiali edili alternativi ai laterizi, per il rifacimento dei manti di copertura, come i pannelli “simil coppo” e analoghi, negli edifici del centro storico, col solo obbligo della comunicazione di attività edilizia libera mediante il portale Sue». Così recita l’ordinanza del sindaco appena approvata, in cui Clerici ha anche precisato: «Si richiama i proprietari al rispetto dell’articolo 110 del Regolamento edilizio che dispone l’impegno a mantenere i fabbricati, internamente ed esternamente, in condizioni di salubrità, di decoro, di sicurezza e igiene. Polizia locale e Ufficio tecnico vigileranno sul rispetto dell’ordinanza, per cui sono stati informati anche la Prefettura di Varese e il comando cittadino dei Carabinieri.

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