Valle Olona

Da dieci mesi al fronte: «Grazie»

Dal vicesindaco Luigi Innocenti riconoscenza per i volontari della Protezione civile nell’emergenza

Da dieci mesi al fronte: «Grazie»
Pubblicato:

Il grazie, a nome della comunità intera, a chi da dieci mesi quotidianamente permette al Comune di Cairate di rispondere – con presenza, dialogo, disponibilità e servizi – all’emergenza Covid.

Da dieci mesi al servizio della comunità

Il vicesindaco Luigi Innocenti, al termine di un anno di impegni e di turni straordinari, esalta pubblicamente il valore del gruppo dei volontari della Protezione civile formato in questi anni, che da marzo a oggi si è ritrovato al centro del paese, braccia operative del Coc, coordinato dalla Polizia locale. «Il grazie va prima di tutto al comandante Andrea Trentin che si è ritrovato a fronteggiare tutte cose per lui nuove. E sempre, una volta presa una decisione e la linea da tenere, è arrivato al risultato. Con le sue indicazioni e il suo riferimento i volontari della Protezione civile hanno lavorato nel Centro operativo comunale, che a ragion veduta non abbiamo mai chiuso tra la prima e la seconda fase, che ci ha trovati pronti, affrontando al meglio le problematiche. E senza accantonare tutti gli altri compiti. E non a caso in questi giorni 8 di loro completeranno il corso per l’abilitazione anticendi boschivi che permetterà di dare vita a una nuova squadra Aib sul territorio provinciale, reperibile una volta al mese».

Sempre operativi e presenti

Nelle due fasi della pandemia i volontari si sono trovati in situazioni opposte, come spiega il coordinatore Marco Giacometti: «Nella prima ondata, con il lockdown più rigido, abbiamo potuto contare su maggiori disponibilità perché le ditte erano chiuse e molti di noi hanno potuto dare più tempo. In questa seconda fase invece le richieste di aiuto sono aumentate, mentre le forze in campo sono diminuite e non è stato facile rispondere a tutte le esigenze». Tra le mansioni dei volontari la consegna di spesa e farmaci a persone positive senza rete famigliare, circa 15 situazioni nell’ultimo periodo, tra le quali anche una che necessitava di un farmaco salvavita, recuperato con urgenza all’ospedale di Gallarate. Ma anche la risposta giornaliera al numero telefonico per dare informazioni ai cittadini, l’accoglienza all’ingresso del municipio, la distribuzione delle mascherine in primavera. Per un gruppo che conta 16 elementi, dei quali 13 operativi nell’emergenza. «Servirebbero forze giovani, oggi l’età media è 50 anni. Ma oltre a disponibilità e passione è necessario capire che i tempi non sono quelli che uno vuole, bensì quelli dettati dalle emergenze».

Torna alla homepage

Seguici sui nostri canali