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Covid, scuole e giovani attenzionati speciali. Catanoso: "Ci sono troppi ragazzi incoscienti"

Tutti i dati di Ats su positivi, fasce d'età, scuole e varianti del coronavirus

Covid, scuole e giovani attenzionati speciali. Catanoso: "Ci sono troppi ragazzi incoscienti"
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Nell'ultima settimana su Varese si è fermato il trend lievemente positivo evidenziato con l'ultimo aggiornamento sui dati Covid di Ats Insubria. Impennata di casi e quarantene fra i giovani dopo la riapertura delle superiori.

Covid, i dati dell'ultima settimana

Non va male ma nemmeno bene. Tra la riapertura delle scuole e il posizionamento in zona gialla della Lombardia come prevedibile la curva dei contagi nelle province di Varese e Como che già da tempo si trovava in un sostanziale stallo inizia a mostrare i primi segnali di risalita, almeno su Varese.

Nella settimana fra il 4 e il 10 febbraio nel territorio di Ats Insubria su 28.500 tamponi (12.424 a Como, 16.126 a Varese) si sono trovati 2.015 nuovi positivi (894 a Como, 1.121 a Varese)

In quella fra il 28 gennaio e il 3 febbraio, a fronte di 29.626 tamponi (13.783 a Como, 15.843 a Varese), i nuovi casi positivi erano stati 1.927 (903 su Como, 1.024 su Varese).

Sfoglia i dati forniti da Ats Insubria: 

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I dati dalle scuole

Particolare preoccupazione destano i numeri delle scuole. Al 7 febbraio si contavano nel territorio di Ats Insubria 41 classi e 695 bambini in quarantena nelle scuole dell'infanzia, 34 classi e 673 bambini in quarantena alle elementari, 36 classi e 886 studenti in quarantena alle medie e 34 classi e 496 studenti in quarantena alle superiori. "A partire da metà gennaio c'è stato un progressivo aumento dei positivi tra i giovani under 24. Se guardiamo i dati sui messi in quarantena, come hanno riaperto le secondarie c'è stata un'impennata di soggetti in quarantena. Il virus circola nelle classi, soprattutto nelle secondarie".

Ed è su questa considerazione e su questi dati che il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso ha lanciato una dura reprimenda verso "quella piccola ma pericolosa percentuale - ha precisato - di ragazzi che ancora non rispettano le regole":

"Venerdì sera  tra le 17 e le 18 passeggiando in centro a Varese visto locali ben pieni, con la maggior parte dei giovani al tavolo che si attenevano scrupolosamente alle regole, bevevano e si rimettevano mascherina. Mentre ho visto altri, incoscienti, che continuavano a stare a gruppetti e a chiacchierare senza mascherina, a cantare, che significa emettere tanti droplets veicolo di trasmissione. E non è questione di controlli perchè appena vedono le macchine della Polizia o dei carabinieri si mettono la mascherina e si allontanano. Questi incoscienti devono capire che andranno a infettare i loro genitori e rischiano di andare a uccidere i loro nonni. Questi incoscienti vanno stigmatizzati nei loro comportamenti" .

Varianti sotto controllo

Ultimo capitolo, il controllo delle varianti del Sars Cov 2 che in altre province e regioni stanno creando grosse difficoltà. Grazie ai controlli attivati allo scalo di Malpensa a tutti i passeggeri provenienti dai Paesi "a rischio" e al monitoraggio dei focolai come quello di Viggiù, sono stati individuati 51 casi positivi "sospetti" inviati a genotipizzazione, di cui 25 risultati affetti da una variante del coronavirus. In particolare 23 casi di inglese, 1 di brasiliana e 1 di sudafricana.

Il "caso Viggiù"

Particolare attenzione e analisi ancora in corso sui numerosi positivi emersi a Viggiù a partire dalla scuola elementare. Evidenziata una crescita "anomala" di casi positivi, Ats ha deciso di invitare tutti i bambini e il personale delle due scuole elementari al tampone. 203 persone, di cui alla fine solo 96 aderenti, tra i quali 5 risultati positivi e solo uno alla variante inglese,  e nei prossimi giorni farà la stessa operazione anche sulla primaria. "Proseguiamo lo screening ampliando di volta in volta la cerchia dei tamponati e dei cittadini in esame - hanno spiegato da Ats - E' l'unica strategia possibile per isolare quanto prima tutti i positivi e individuare eventuali varianti che potrebbero diffondersi nella popolazione".

 

 

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