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Coronavirus e diabete: donati alla Lombardia 100mila aghi per penne da insulina

Si tratta di dispositivi fondamentali per l'auto-terapia di migliaia di diabetici

Coronavirus e diabete: donati alla Lombardia 100mila aghi per penne da insulina
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Coronavirus e diabete, la multinazionale svizzera Ypsomed tramite la sua filiale italiana si unisce alle tante aziende che hanno voluto contribuire al sostegno del sistema sanitario italiano, soprattutto lombardo, impegnato nella lotta al Covid-19.

Coronavirus e diabete, donati 100mila aghi per penne a insulina

Può già non essere facile convivere "normalmente" col diabete, ed è ancora più difficile oggi, in piena emergenza coronavirus. Per questo, come già ieri con l'iniziativa per la consegna a domicilio dei farmaci ospedalieri per i malati cronici, serve un'attenzione in più per chi deve seguire delle cure quotidiane. La società svizzera Ypsomed, con sede italiana a Varese, ha quindi deciso di mettere a disposizione della Regione a titolo gratuito 100mila aghi per le penne da insulina, indispensabili per la auto-gestione della terapia per molti diabetici. Persone che, dati dell'Istituto Superiore di Sanità alla mano, risultano tra le più vulnerabili alle conseguenze del coronavirus.

No problemi di approvvigionamento

"Vista l’attuale situazione critica, Ypsomed Italia ritiene doveroso offrire il proprio contributo pratico per far fronte all’emergenza - dichiara Peter Georg Haag, Amministratore Delegato di Ypsomed Italia - Abbiamo dato la nostra disponibilità a Regione Lombardia per fornire gratuitamente 100.000 aghi per penna da insulina. In un frangente in cui può risultare complicato reperire questi dispositivi medici, il fatto di produrli in Svizzera, a meno di 300 chilometri da Varese, ci consente di evitare i problemi di approvvigionamento.

Con questa donazione – prosegue Haag – desideriamo rispondere alle eventuali necessità di pazienti che, a causa dell’isolamento o per qualsiasi altro motivo, abbiano difficoltà a rifornirsi di dispositivi così importanti per gestire la propria terapia a base di insulina; ci rendiamo inoltre disponibili per ogni ulteriore esigenza che si dovesse riscontrare sul territorio.

Ringraziamo tutti coloro che si stanno prodigando per la gestione in prima linea dell’emergenza: medici, infermieri, farmacisti e volontari. Il nostro auspicio è di superare il più rapidamente possibile questa sfida che ci deve vedere tutti uniti e coesi.

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