Beneficienza

Consegnati i "regali di Natale" degli alpini: finanziati tre progetti solidali coi panettoni delle penne nere

Anche quest'anno la solidarietà alpina non è mancata: beneficiari l'ospedale Galmarini, una mamma non vedente di Busto e la Freeriders Sport Event, che porta le persone con disabilità sulle piste da sci

Consegnati i "regali di Natale" degli alpini: finanziati tre progetti solidali coi panettoni delle penne nere
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Con qualche mese di attesa ma sono stati formalmente consegnati sabato pomeriggio a Carnago, in occasione dell'Assemblea dei Delegati della sezione di Varese, i tre "regali di Natale" degli alpini: tre progetti finanziati in periodo natalizio con la vendita dei panettoni e dalla generosità di tutta la provincia.

I tre progetti finanziati dai panettoni alpini

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Alpini e beneficenza, un binomio  sempre più forte e diventato ancora più saldo dopo un anno e oltre di pandemia. E anche nell'anno passato le penne nere della provincia di Varese non hanno voluto far mancare il proprio supporto. Lo hanno fatto in tanti modi: scendendo in campo come volontari al fianco dei Comuni per l'assistenza ai cittadini durante il lockdown e i mesi successivi, prestando servizio negli hub vaccinali ma anche continuando con le iniziative benefiche ormai proprie del dna alpino.

Iniziative come il panettone degli alpini, venduto quest'anno quasi casa per casa, con il passaparola, e riuscito a centrare appieno lo scopo che ci si era prefissato: sostenere tre progetti nati dal territorio, dalle sue esigenze.

L'ospedale Galmarini

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Il primo, è stato per l'ospedale Galmarini di Tradate. Gli alpini hanno infatti acquistato un nuovo ecografo di ultima generazione già in uso da circa una settimana alla Medicina di Tradate. Uno strumento che, come ha ricordato sabato il professor Francesco Dentali, "permette diagnosi più veloci, più precise e ci dà occasione di insegnare il suo utilizzo agli specializzandi".

"E' stato un anno devastante - ha aggiunto il Direttore del Presidio Brunella Mazzei - ma ne siamo usciti benissimo. Questa donazione arriva grazie a una grande opportunità nata dall'amico alpino Angelo Galmarini e grazie al cuore grande di tutte le penne nere. In un momento così difficile questo dono ci fa ancora più piacere e conferma ancora una volta che nello spirito degli alpini c'è la solidarietà che nasce dalle difficoltà".

Il cane guida Kiwi

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Secondo progetto, la consegna di un cane guida, Kiwi, a Francesca Carpentieri, una mamma non vedente di Busto Arsizio. Cane guida addestrato al centro Lions i Limbiate, un centro d'eccellenza europea e mondiale, per tramite dell'alpino e Lions Bruno Zoccola:

"Ogni anno la scuola cani guida consegna almeno 50 animali ad altrettante persone ipovedenti o non vedenti, non è cosa da poco, grazie alla grande generosità dei Lions, degli alpini e delle tante persone che credono in questo centro".

Presente anche il presidente del centro, Giovanni Fossati:

"Dal 1959, quando è nato questo servizio, abbiamo consegnato 2.235 cani, gratuitamente. E nonostante questi numeri, ogni volta che consegniamo un cane guida è una grande emozione. Abbiamo 16 dipendenti, è come un'azienda ma che vive solamente dei contributi dei benefattori. Il vostro cuore, alpini, è il più grande di tutti. Donare un cane guida non è dare due occhi ma è dare la vita: un cane guida non tradirà mai il suo padrone, lo protegge, tra loro si crea una simbiosi unica".

E presente, naturalmente, la nuova padrona di Kiwi, Carpentieri:

"Grazie a tutti gli alpini per questa splendida iniziativa, grazie per averci pensato. Grazie alla scuola di Limbiate, perchè mi ha cambiato la vita. Ero vedente, ho perso la vista che avevo un bambino piccolo da crescere. Finalmente, grazie a Kiwi, posso andare al lavoro da sola, a bere un caffè, al parco. Siamo un'unica cosa, Kiwi ha colmato la mia solitudine, mi coccola col suo amore. Sono davvero felice ci siano persone come voi alpini che pensano anche a noi".

Uno sci per tutti

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Il terzo progetto sostenuto è legato alla montagna, l'ambiente "proprio" degli alpini, e allo sci. I fondi hanno infatti permesso di acquistare un Dualski Tessier, una sorta di "carrozzina" su sci che permette anche a persone con disabilità di qualsiasi tipo di godere di una discesa sulla neve, accompagnata da uno sciatore esperto. Carrozzina consegnata a Freeriders Sport Events Asd di Varese. A "ritirarla" il presidente Nicola Busatta.

"Collaboriamo da tanto tempo con gli alpini e grazie a loro siamo riusciti a fare tanto negli anni. Ogni anno, tranne l'ultimo purtroppo a causa del Covid, 250-300 persone con disabilità vengono in pista con noi. E non vediamo l'ora appena tornerà la neve e sarà possibile, rifare questa consegna in montagna, dove metteremo questa attrezzatura a disposizione anche degli sciclub perchè venga permesso a tutti di poter vivere l'emozione e la gioia della montagna".

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