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Consegna di hashish intercettata a Lonate: 44kg sequestrati, tre arresti

I panetti erano nascosti in un doppiofondo del bagagliaio

Consegna di hashish intercettata a Lonate: 44kg sequestrati, tre arresti
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E’ di tre persone arrestate e circa 44 Kg. di hashish sequestrati il bilancio dell’operazione antidroga condotta martedì 2 agosto a Lonate Pozzolo dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio.

Carico d'hashish diretto allo spaccio nei boschi

Gli agenti, monitorando l’ambiente dello spaccio di droga nelle zone boschive del circondario di Busto Arsizio e della Malpensa, avevano avuto notizia che un marocchino, già noto agli inquirenti e domiciliato appunto a Lonate, era pronto a ricevere un grosso quantitativo di “fumo” da rivendere “all’ingrosso” ai pusher suoi connazionali.

L'incontro in centro, l'hotel e il controllo

Il servizio di osservazione approntato ha permesso di vedere che nella mattinata il soggetto, in una via del centro di Lonate, era raggiunto da un’autovettura con targa francese un solo uomo a bordo. L’auto straniera veniva parcheggiata e il marocchino accompagnava l’autista appena arrivato in un albergo della zona, dove tornava a prelevarlo in serata, sempre discretamente seguito e tenuto sotto osservazione dagli agenti del Commissariato.

I due, a piedi, si si stavano avvicinando all’auto con targa francese quando sono stati bloccati dai poliziotti. Le chiavi dell’auto erano in possesso del marocchino di Lonate, e con quelle i poliziotti hanno aperto la vettura scoprendo così che accanto alla pedaliera era stato installato un pulsante in grado di sbloccare il pianale di copertura del vano di alloggiamento della ruota di scorta nel bagagliaio. Lì erano stati stipati numerosi panetti di hashish, per un totale di circa 44 Kg.

Gli arresti

I due, il marocchino domiciliato a Lonate e l’autista della vettura francese, un cittadino belga di origini nordafricane, sono stati arrestati in flagrante detenzione dell’ingente quantitativo di droga. Non solo, perché insieme a loro si trovava un terzo uomo, un marocchino domiciliato a Ferno, destinatario di un Ordine di carcerazione per il quale deve scontare due anni e tre mesi di carcere per droga, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Per i tre si sono aperte le porte del carcere.

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