Storia e memoria

Cocquio Trevisago fa i conti con la storia: eliminata la targa al generale fascista Pietro Maletti

Maletti aveva trovato casa in paese con la sua famiglia, pochi anni prima della strage.

Cocquio Trevisago fa i conti con la storia: eliminata la targa al generale fascista Pietro Maletti
Pubblicato:
Aggiornato:

Per 80 anni il paesino di Cocquio Trevisago ha avuto una via intitolata al generale fascista Pietro Maletti, autore della strage di Debre Libanos in cui vennero trucidati 2mila cristiani etiopi. Targa che ora è stata eliminata e sostituita al ricordo delle vittime.

Cocquio Trevisago, via la memoria fascista

Quella è l'ultima rimasta, l'ultima targa ancora intitolata al generale fascista Pietro Maletti. Un eroe per il regime , morto il 9 settembre 1940 a Sidi el Barrani a causa di un attacco inglese, medaglia d'oro al valor militare. Che qui, a Cocquio Trevisago, aveva trovato casa con la sua famiglia, "ove godeva il rispetto e la generale estimazione...". In Africa però, nel 1937 l' "eroe" fu l'autore del massacro di Debre Libanos, eseguendo l'ordine del generale Rodolfo Graziani che così rispose a un attentato subito: "Passi pertanto per le armi tutti i monaci indistintamente compreso il vice priore". Morirono 2mila cristiani etiopi, novizi e religiosi. Tra questi anche 129 diaconi, messi in delle fosse e lì falciati dalle mitragliatrici.

L'ultima targa

A Maletti vennero dedicate, oltre alla via di Cocquio, una strada nel suo paese natale, Castiglione delle Stiviere, e a Mantova. Entrambe rimosse.

E presto, lo sarà anche quella di Cocquio, l'ultima rimasta, se il consiglio comunale approverà la proposta del sindaco Danilo Centrella: rimuovere l'intitolazione a quella strada, che porta tra l'altro verso la chiesa parrocchiale, e sostituirla con una alle sue vittime. "In segno di rispetto - spiega - a tutta la comunità cristiana, di ogni chiesa, in ogni parte del mondo".

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali