Gorla Minore

Chiude la Casa alloggio del Gruppo Amicizia, la presidente si dimette

Il Covid ha portato in deficit un progetto coraggioso e il CdA si è arreso

Chiude la Casa alloggio del Gruppo Amicizia, la presidente  si dimette
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Il Covid ha messo la parola fine a un progetto coraggioso e il CdA si è arreso.

Chiude la Casa alloggio

La Casa alloggio chiude e la presidente Anna Castoldi si dimette. «Perché non riesco ad accettare che i conti prevalgano sull’umanità». Un anno fa l’inaugurazione di un progetto voluto, coraggioso e di prospettiva: una residenza per ragazzi disabili pronti all’autonomia, dove poter vivere, con il supporto di operatori ma sperimentando una casa propria, il muoversi per il paese a trovare parenti e a fare la spesa, cucinare, pulire. Si è partiti con due ragazze con sindrome di Down, con la prospettiva di arrivare nel tempo ad accogliere altri utenti, fino a colmare gli 8 posti a disposizione.

Il Covid ha distrutto tutto

«Il Covid ha distrutto tutto», spiega. «Perché quell’interesse verso questa opportunità, che era concreto e diffuso, grazie alle relazioni con assistenti sociali e Ambito di zona, si è inevitabilmente spento. Con la pandemia il progetto ha subito un colpo durissimo». Specialmente a livello economico, perché la Casa alloggio costa: «E’ una situazione di sofferenza che si protrae ormai da un anno e che in estate eravamo riusciti a colmare grazie alla risposta generosa di molti, che dopo il nostro appello ci avevano permesso di raccogliere 58mila euro e di appianare mesi di perdita e un debito per noi altissimo. Un deficit che però si sta rifacendo di nuovo, perché senza nuovi utenti e in attesa di possibili finanziamenti perdiamo 5mila euro al mese». Troppo per il CdA che nei giorni scorsi ha preso la sofferta ma drastica decisione. «Non ho accettato l’idea di porre fine a tutto quello per cui avevamo lavorato a lungo e con tanta cura. Così, dopo che il CdA si è espresso con 4 voti favorevoli e uno solo, il mio, contrario alla chiusura, ho ritenuto far verbalizzare le mie dimissioni. Si è vista tutta la bontà e l’efficacia del progetto, che sarebbe diventata una grande opportunità. Ma bisognava avere la pazienza di attendere ancora e aspettare il miracolo di nuovi aiuti».

 La presidente si dimette

E così la presidente ha dovuto prendere atto, pur non condividendo la resa: «Io guardo solo ai rapporti umani, non riesco a mettere l’economia davanti a tutto. Di certo non potevo essere io a sradicare le due ragazze dalla loro casetta e così ho deciso di lasciare. Alla gente e ai ragazzi che in questi giorni increduli mi chiedono come sia possibile che non sia più la presidente del Gruppo amicizia ho detto che non ho nessuna intenzione di andarmene: resto qui da volontaria, al loro fianco come sempre». Ma alcuni soci hanno già presentato formale richiesta al CdA affinché sia convocata un’assemblea urgente: perché una storia nata e vissuta nel segno del dono e dell’umanità non può rinunciare alla speranza.

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