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Centri commerciali, scuola e sport. Nuova ordinanza in Lombardia IL TESTO

Stretta sulle aperture nel fine settimana e novità per la scuola. Ma anche ritorno agli allenamenti. Ecco il testo della nuova ordinanza

Centri commerciali, scuola e sport. Nuova ordinanza in Lombardia IL TESTO
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Firmata nella serata di oggi, mercoledì 21 ottobre, una nuova ordinanza in Lombardia che di fatto sostirtuisce la numero 620 del 16 ottobre.

Nuova ordinanza in Lombardia

In Lombardia è ormai una rincorsa di ordinanze e misure contro il coronavirus. La parola d'ordine sembra essere ormai "stringere e limitare": l'aumento continuo di casi e ricoveri non lascerebbe insomma il tempo di attendere i benefici portati dalle prime misure. Come prevedibile infatti dopo quella che istituisce il coprifuoco dalle 23 alle 5, è arrivata in serata una nuova ordinanza con misure e regole per molti altri settori

Centri commerciali chiusi nel fine settimana

Evitare rischio assembramenti e ridurre le occasioni di contagio. Tra le misure contenute nella nuova ordinanza anche l'obbligo di chiusura nei fine settimana "delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all'interno dei centri commerciali". Esattamente quanto già richiesto lunedì dal Presidente Attilio Fontana sentiti i sindaci dei Comuni capoluogo, oltre al coprifuoco. La chiusura non si estende come già durante il lockdown ai negozi di generi alimentari, alimenti e prodotti per animali domestici, prodotti cosmetici e per l'igiene personale, per l'igiene della casa, piante e fiori e relativi prodotti accessori, nonché alle farmacie, alle parafarmacie, alle tabaccherie e rivendite di monopoli.

Alle superiori lezioni solo a distanza

Altra battaglia condotta dalla Regione, la didattica a distanza alle superiori. L'ultimo Dpcm del 18 ottobre è stato troppo "soft", come lamentato da Fontana. In Lombardia quindi "le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare lo svolgimento delle lezioni mediante la didattica a distanza delle lezioni, per l’intero gruppo classe, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti è raccomandato di realizzare le condizioni tecnico-organizzative nel più breve tempo possibile, per lo svolgimento della didattica a distanza. In tali casi, si raccomanda ai dirigenti degli istituti scolastici di organizzare e differenziare gli ingressi a scuola; a tal fine gli Uffici di ambito territoriale (UAT), in raccordo con gli Uffici scolastici regionali (USR), assicurano lo stretto coordinamento con le Agenzie del TPL ed i sindaci degli ambiti di riferimento. Le attività di laboratorio possono continuare ad essere svolte in presenza".

Sport: ritorno agli allenamenti

Non solo chiusure. Dopo lo stop totale allo sport di contatto le proteste sollevate dalle società sportive devono aver ammorbidito e convinto la Regione ad adeguarsi, almeno parzialmente, al Dpcm. restano quindi vietate partite e competizioni (salvo quelle nazionali) ma permessi gli allenamenti, seppur in forma "ridotta": "Tutte le società ed associazioni dilettantistiche degli sport di contatto – si legge – possono svolgere in forma individuale gli allenamenti e la preparazione atletica, a condizione che vi sia assoluta garanzia che, a cura delle stesse società ed associazioni, siano osservate le misure di prevenzione dal contagio, ivi compreso il rispetto continuativo delle distanze interpersonali di almeno due metri".

Divieto di fiere e sagre

E’ vietato lo svolgimento delle cosiddette fiere di comunità e delle sagre "di cui, rispettivamente, alle lettere f) e g), comma 2 dell’art. 16 della l.r. 6/2010 svolte su area pubblica, restando pertanto escluse da tale divieto tutte le 5 manifestazioni fieristiche di cui all’art. 121 della medesima l.r. 6/2010 che si svolgono in appositi quartieri fieristici".

Bar e ristoranti

Dopo l'istituzione del coprifuoco necessario rivedere anche gli orari di chiusura di bar e ristoranti, portati dalle 24 dell'ordinanza 620 alle 23, con riapertura possibile alle 5. Dalle 5 alle 18 possibile il consumo non al tavolo, poi obbligatorio con un massimo di sei persone su ciascuno. Alla chiusura, "deve cessare ogni somministrazione agli avventori presenti ed effettuarsi lo sgombero del locale". Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 23.00, la ristorazione con asporto o con modalità drive-through, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

Tutte le regole avranno validità fino al 13 novembre, salvo ulteriori ordinanze.

QUI IL TESTO DELLA NUOVA ORDINANZA

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