Castiglione Olona, l'isola di Toscana in Lombardia, aspetta i visitatori
Per chi desidera ritemprare anche il corpo, c’è la possibilità di percorre un tratto della Via Francisca, antico cammino di pellegrinaggio recentemente riattivato.
I lombardi che vogliano tuffarsi in un suggestivo angolo di Toscana, senza oltrepassare i confini regionali, possono viaggiare verso Castiglione Olona, borgo in cui leggere alcune pagine eccezionali del Quattrocento, a partire dagli affreschi di Masolino da Panicale, fino alle opere di altri autori fiorentini e senesi come Paolo Schiavo, Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, Neri di Bicci e Apollonio di Giovanni.
Castiglione Olona, aperti i musei dell'angolo di Toscana
Nell’insicurezza di questi tempi difficili, la certezza dell’arte a pochi passi da casa è una risorsa per la mente e lo spirito. Durante la prossima fine settimana, ma anche il 2 giugno, saranno aperti e visitabili tutti i luoghi castiglionesi della cultura: Palazzo Branda Castiglioni, il Museo di Arte Plastica, la Collegiata e il suo Museo, il Battistero, la Chiesa di Villa.
Modalità di accesso con elevati livelli di sicurezza
Le modalità di accesso studiate per garantire elevati livelli di sicurezza non annullano il piacere della visita, ma anzi consentono di assaporare tesori d’arte e di storia in una situazione privilegiata, quasi esclusiva, a causa dei divieti d’affollamento.
E per chi voglia ritemprare anche il corpo, c’è la possibilità di percorre un tratto della Via Francisca, antico cammino di pellegrinaggio recentemente riattivato.
Il borgo si attraversa agevolmente a piedi; ben collegato, tramite una pista ciclabile, ad altre realtà archeologiche e artistiche di notevole interesse, può essere partenza di un itinerario, ricco di soste d'interesse, nel verde della Valle Olona.
Cosa si può visitare a Castiglione Olona
Borgo di origine tardoromana, dal 1422 per volere del cardinale Branda Castiglioni fu riplasmato quale città ideale, la prima del Rinascimento italiano.
Lo storico Palazzo Branda Castiglioni, di proprietà del Comune di Castiglione Olona, si affaccia sulla piazzetta del borgo antico. È luogo indispensabile per comprendere lo spessore culturale del Cardinale Branda Castiglioni che diede significativi contributi a momenti nodali della storia europea. È costituito da due corpi di fabbrica del XIV e XV secolo, uniti grazie a un terzo elemento architettonico con la Cappella di San Martino, affrescata da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, e una rara loggia rinascimentale. Masolino affrescò uno stupendo paesaggio nella stanza indicata come “studiolo del Cardinale", accanto alla cosiddetta "camera del Cardinale" dalle pareti dipinte con alberi da frutta, puttini festanti e motti tratti da autori classici latini.
Nelle sale affrescate del Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo il MAP (Museo di Arte Plastica) presenta un'originale collezione di più di cinquanta opere realizzate all'interno progetto Polimero Arte: un laboratorio per la creazione di opere d’arte in plastica, nato grazie a Lodovico Castiglioni, discendente del cardinale Branda, e al cugino Franco Mazzucchelli, proprietario della Mazzucchelli 1849, importante industria per la produzione di materie plastiche. Tra i numerosi artisti Enrico Baj, Giacomo Balla, Man Ray, Carla Accardi, Gianni Colombo, Hsiao Chin.
Nella Collegiata, di proprietà della Parrocchia della Beata Vergine del Rosario, spetta a Masolino il leggiadro ciclo dedicato alla Vergine, mentre del fiorentino Paolo Schiavo e del senese Vecchietta sono le avvincenti storie dei santi Stefano e Lorenzo. Nel Battistero le celebri scene con la vita di san Giovanni Battista, affrescate nel 1435 da Masolino, si compenetrano senza rispettare la scansione spaziale reale, sfondando le pareti con architetture illusionistiche e paesaggi che sembrano aprirsi davanti agli occhi dell’osservatore. Nel Museo, riallestito nel 2013 secondo moderni criteri espositivi, si ammirano dipinti fiorentini, quali la delicata Annunciazione di Apollonio di Giovanni e la grande Crocifissione attribuita a Neri di Bicci, manoscritti miniati, preziose oreficerie, sculture. Il giardino, un tempo occupato da un grandioso chiostro, regala momenti di bellezza non solo naturalistica, offrendo interessanti prospettive sulla Collegiata e il suo campanile.
La Chiesa di Villa porta in Lombardia le novità architettoniche del primo Rinascimento fiorentino. All’esterno due grandi statue di San Cristoforo e Sant’Antonio Abate affiancano un portale scolpito con grazia. L’armoniosa pianta centrale è esaltata dai volumi interni, con l’aula quadrata sormontata da una grande cupola, e abitata da sculture in pietra e terracotta, dall’Annunciazione ai Padri della Chiesa, fino al raffinato corredo scultoreo del monumento funebre per Guido da Castiglione.