Ambiente

Bassa Comasca, sorgerà un nuovo parco tra i Plis Lura e Pineta

I Comuni di Turate, Mozzate, Cirimido, Limido, Fenegrò e Lurago hanno avviato l'iter.

Bassa Comasca, sorgerà un nuovo parco tra i Plis Lura e Pineta
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Bassa Comasca, in questi mesi le Amministrazioni comunali di Cirimido, Fenegrò, Limido, Lurago Marinone, Mozzate e Turate si sono più volte ritrovate per ragionare sulla fattibilità di istituire un nuovo Plis (Parco locale di interesse sovracomunale) nell’area della Bassa Comasca, che potesse rappresentare un corridoio ecologico tra il Parco regionale Pineta di Appiano Gentile e Tradate e il Parco del Lura. Hanno anche inviato una comunicazione sia al Presidente provinciale, informandolo della volontà di intraprendere questo cammino condiviso, sia ai presidenti dei parchi Lura e Pineta. Le Amministrazione hanno poi individuato il Comune di Turate come ente capofila, con il compito di affidare gli approfondimenti e gli studi di fattibilità a un architetto e a un paesaggista e di coordinare i successivi passaggi della procedura.

Bassa Comasca, i sindaci: "Vogliamo tutelare i paesaggi"

«Con questo progetto vogliamo contribuire alla realizzazione della rete ecologica regionale e provinciale salvaguardando i territori tra il Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate e il Parco Valle del Torrente Lura. Vogliamo anche connettere i nostri territori attraverso le strade consortili e campestri, mantenendole in buono stato. Puntiamo poi a valorizzare i caratteri tipici delle aree rurali e dei loro valori naturali, paesistici e culturali a tutela dello spazio rurale rispetto alla avanzata dell’urbano», commentano in modo congiunto di sindaci dei Comuni coinvolti, aggiungendo: «Vogliamo tutelare i paesaggi con il loro equipaggiamento tradizionale (i percorsi, le cappellette votive, i lavatoi, le reti idrografiche etc) e conservare e riqualificare i territori prossimi ai corpi idrici coniugando le esigenze naturalistiche, agricole e  fruitive. Il nostro scopo è anche migliorare il patrimonio forestale esistente e realizzare nuove piantagioni con specie tipiche locali». E ancora: «Vogliamo realizzare progettualità finalizzate a creare nuovi sistemi verdi: filari, siepi, aree umide, prati stabili; promuovere attività didattiche e di comunicazione ambientale; coinvolgere le attività economiche agricole sul territorio per fare in modo che non vi siano impatti negativi sulle loro attività, ma che anzi il nuovo Plis diventi un’opportunità».

L'iter si concluderà tra il 2023 e il 2024

Al termine delle valutazioni preliminari di fattibilità, per i soli Comuni che intendessero proseguire in questo percorso «si procederà alla definizione del perimetro del parco e alla produzione della documentazione necessaria all’istanza di riconoscimento, promuovendo: una preliminare verifica tecnica, le necessarie varianti ai Pgt e l’approvazione e la sottoscrizione di una convenzione per la gestione del Plis. Saranno interessati anche altri Comuni limitrofi o di altre province che hanno già manifestato l'interesse alla costituzione del nuovo Parco e a possibili collaborazioni. l percorso ovviamente richiederà del tempo. Per questo le Amministrazioni si pongono come obiettivo di riuscire a concludere l’iter entro la fine del 2023, inizio 2024».

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