Tradate

Accusarono due agenti di razzismo: a gennaio il processo per diffamazione

I due agenti denunciarono per diffamazione la responsabile dell'associazione Benkadì e quello del Comitato Antirazzista Tradatese: a gennaio il processo.

Accusarono due agenti di razzismo: a gennaio il processo per diffamazione
Pubblicato:
Aggiornato:

Sei anni dopo, c'è il rinvio a giudizio per i due "firmatari" dei comunicati che nel 2016 accusarono due agenti della Polizia locale di aver pronunciato frasi razziste nei confronti di un richiedente asilo che, durante uno dei Venerdì Bianchi, era stato colpito da un malore.

Accuse di razzismo agli agenti: a gennaio il processo per diffamazione

I fatti risalgono al 24 giugno del 2016. Serata di festa in centro a Tradate, animata dai consueti Venerdì Bianchi. A un certo punto, un richiedente asilo ospite all'epoca dei fatti della struttura allestita alla Melzi aveva accusato un malore accasciandosi sulle scalinate del Municipio. A rispondere alle richieste di aiuto erano stati due agenti della Polizia locale cittadina, Dario Lucca e Giuseppe De Marchi, insieme a un medico che casualmente si trovava in centro in quel momento Nel giro di una quindicina di minuti arrivò l'ambulanza chiamata dai due agenti.

Sarebbe potuto finire tutto lì, con un lieto fine. Ma il giorno dopo venne diffuso un comunicato dall'associazione Benkadì che puntava il dito contro i due agenti rei, secondo le parole dell'associazione, di non aver disperso la trentina di persone che si era avvicinata al luogo dell'intervento, di aver subito ritenuto che il malore fosse dovuto a un abuso di alcolici e, soprattutto, di aver pronunciato delle frasi razziste verso il ragazzo.

Accuse che fecero subito scalpore, rilanciate l'indomani dal Comitato Antirazzista Tradatese che organizzò anche una manifestazione in piazza contro quell'episodio di "chiaro razzismo".

La denuncia degli agenti

Al di là delle accuse tramite i comunicati e al megafono in piazza, per quell'episodio di "chiaro razzismo" non venne mai presentata denuncia. Cosa che invece decisero di fare autonomamente, per diffamazione, i due agenti contro gli estensori dei comunicati, forti anche delle conclusioni dell'indagine interna svolta dal Comando attraverso la raccolta di testimonianze, l'ascolto delle chiamate al 118 di quella sera e le immagini della videosorveglianza.

Ora, sei anni dopo e con uno dei due agenti andato nel frattempo in pensione, si sono chiuse le indagini e il Tribunale di Varese ha disposto nei confronti dei due responsabili di Benkadì e del Comitato Antirazzista Tradatese il rinvio a giudizio, con prima udienza fissata a gennaio 2023.

Questa volta però il Comune sarà fermamente della partita: la Giunta guidata da Giuseppe Bascialla  nei giorni scorsi ha formalizzato la richiesta a costituirsi in giudizio al fianco di Lucca e De Marchi che saranno difesi dall'avvocato Alan Melchionna del foro di Milano.

Il servizio completo su La Settimana di Saronno in edicola da venerdì 13 maggio.

 

Seguici sui nostri canali