"Abbasso la Guerra", al castello comboniani la biblioteca della pace

I movimenti pacifisti della provincia di Varese inaugurano la loro nuova casa, il centro documentale "Abbasso la Guerra" intitolato al giornalista Ferrario.

"Abbasso la Guerra", al castello comboniani la biblioteca della pace
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Domenica alle 17.30 sarà inaugurato al castello dei missionari comboniani il centro di documentazione “Abbasso la Guerra”.

“Abbasso la Guerra” in memoria di Stefano Ferrario

La storia e le battaglie di migliaia di persone che negli anni scorsi in provincia di Varese e da questa in tutt’Italia, hanno detto “No” alla guerra. Una nuova casa, documentale, quella che sarà inaugurata domenica al castello dei comboniani che sarà dedicato a Stefano Ferrario, attivista, giornalista e scrittore pacifista morto nel 2012 in un incidente a Lonate Pozzolo.

“Le lotte del passato per le future generazioni”

Perchè nasce “Abbasso la Guerra”? “Apriamo questo Centro di documentazione perchè siamo convinti che l’elaborazione delle lotte del passato e del presente possa essere una modalità importante per il futuro nostro impegno e per l’impegno delle future generazioni a costruire la pace attraverso il disarmo ed il ripudio della guerra. – fanno sapere gli organizzatori – Per questo abbiamo iniziato ad archiviare, catalogandolo, materiale che era ‘disperso’ in archivi, sugli scaffali delle librerie, in scatoloni di protagonisti che vorremmo coinvolgere in questo lavoro di
generazione di una memoria collettiva”. Al suo interno ci saranno oltre 900 tra libri e paper e si cercherà di
sistematizzarlo e di renderlo fruibile a chi può esserne interessato, anche grazie all’uso dell’informatica e della telematica.

La struttura

Un centro i cui referenti non saranno solamente i comitati o gruppi oggi attivi su guerra, pace, disarmo, nonviolenza, ecc., in provincia e fuori.  Anche, si spera, ricercatori, studenti e docenti universitari e non, la rete delle biblioteche, altri centri analoghi. “In questo senso, il centro potrà diventare anche un nodo di reti diverse, che condividono obiettivi analoghi o prossimi”, fanno sapere dall’associazione onlus, che oggi conta già una cinquantina di soci. “Non perseguiamo solo il fine di accudire la memoria delle esperienze varesine di movimenti per la pace e per il disarmo ma anche quello di educare al volontariato studenti minorenni e maggiorenni attraverso specifici percorsi di formazione teorico-pratica”.

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