Morazzone

Via Castello strappata al degrado col progetto per la ristrutturazione di Casa Macchi

L'assessore Ghiringhelli: "L’accordo di programma con FAI e Regione ci ha permesso di avviare una serie di opere strategiche per la rivalutazione del nostro centro storico"

Via Castello strappata al degrado col progetto per la ristrutturazione di Casa Macchi
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Morazzone, riqualificata la via Castello grazie all'accordo di programma con Regione e FAI siglato per Casa Macchi.

Morazzone, via Castello rimessa a nuovo

Un acciottolato che porta indietro nel tempo, una via suggestiva che affonda le sue radici nel passato, dove passavano carrozze e si è combattuta la famosa battaglia di Morazzone, svoltasi il 26 agosto del 1848 fra i garibaldini e gli austriaci.

Dopo anni in cui il degrado si era appropriato di parte di questa storica via, è stato riqualificato un buon tratto della pavimentazione, grazie all’accodo di programma siglato con Regione Lombardia e FAI (Fondo Ambiente Italiano) che vede come punta di diamante la ristrutturazione di Casa Macchi.

L’assessore al territorio Valter Ghiringhelli, che sta seguendo da vicino i lavori è soddisfatto del percorso fatto sin qui:

"L’accordo di programma ci ha permesso di avviare una serie di opere strategiche per la rivalutazione del nostro centro storico: si veda il nuovo acciottolato di Via Castello, la ridefinizione del cosiddetto piazzale AVIS attraversato dalla nuova strada che dal centro storico porta in viale Europa, comportando un miglior deflusso di auto; la creazione l’installazione di un ascensore per facilitare il raggiungimento del centro anziani e della sala Mazzucchelli, anch’essa interessata da un’importante ristrutturazione- i cui lavori inizieranno a breve - con ridefinizione degli spazi, più fruibili e adattabili a diverse esigenze, dotata di idonee attrezzature per video conferenze e riunioni".

Gli interventi messi in campo sono quindi volti a migliorare la viabilità e l’accessibilità del centro storico anche in vista dell’apertura al pubblico di Casa Macchi, facente parte il circuito dei beni del FAI in provincia di Varese.

“Ringrazio anche la Provincia di Varese – che ha creduto in questo importante progetto aderendo anch’essa all’Accordo di Programma, integrato la scorsa settimana dalla Giunta lombarda – grazie alla quale sarà possibile realizzare una prima parte di percorso ciclo – pedonale protetto lungo la SP20”.

Opere importanti che impattano positivamente non solo sul piano urbanistico e su una ridefinizione degli spazi, ma anche a livello culturale, sociale ed economico con la promozione del territorio, delle sue caratteristiche e dei suoi negozi: una scoperta che può iniziare dall’Emporio del Fai ove è possibile trovare gli spunti per una piacevole giornata all’insegna della scoperta di Morazzone.

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