La speranza

Un corridoio di speranza e aiuto per Yosuf e la sua numerosa famiglia

Scappare dalla guerra e dalle persecuzioni per tornare a vivere serenamente lontano dalla propria casa d'origine

Un corridoio di speranza e aiuto per Yosuf e la sua numerosa famiglia
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Il ricongiungimento di una famiglia afghana, per un mese ospite a Lonate Ceppino

Dall'Afghanistan alla parrocchia prima di ripartire per la Germania

Dall’Afghanistan a Lonate Ceppino, prima di un nuovo viaggio in direzione Germania, nella speranza che ne possa seguire un altro, per tornare definitivamente a casa, a Mazar-i Sharif.

La speranza non si spegne mai ed è quanto auspica una famiglia afghana composta dagli anziani genitori e da dieci figli, oltre ad alcuni nipoti, che negli anni passati sono scappati dalla loro terra a causa della guerra e della persecuzione dei talebani nei confronti di molte etnie, tra cui quella hazara della quale fanno parte.

Yonus assieme a fratelli e sorelle lo sanno bene, perché hanno vissuto sulla loro pelle le atrocità e le continue fughe, che li hanno portati in varie parti del mondo dove hanno avuto la possibilità di integrarsi e di trovare un lavoro stabile, lasciandosi alle spalle paure e preoccupazioni che solo chi vive in prima persona determinati eventi può comprendere appieno.

A lasciare per ultimi l’Afghanistan sono stati i genitori e la figlia più piccola, Shamsia, approdati a Lonate Ceppino a fine gennaio, dove hanno vissuto un mese nella casa messa a disposizione alla Caritas Ambrosiana.

Si è trattata di una permanenza breve, che è terminata la scorsa domenica – racconta don Daniele Pozzoni– quando sono ripartiti in direzione Germania dove vivono alcuni figli ma è stato per noi un piacere averli ospitati, si sono integrati bene nella nostra comunità parrocchiale e con il gruppo giovani.

Proprio con i giovani si è creato un bellissimo legame, che ha dato un grande arricchimento a tutti, fondendo due culture differenti in una grande amicizia, che resisterà al tempo e alla distanza.

Mi piace evidenziare che, nonostante i genitori siano analfabeti – commenta ancora il parroco – hanno permesso a tutti i loro figli di studiare e di laurearsi, all’appello manca solamente la più piccola e questo è un aspetto molto bello.

Il progetto dei corridoi umanitari in Italia è attivo ormai da diversi anni, diversamente dalla Germania dove non esiste questa possibilità, motivo per il quale è stato possibile far ricongiungere questa numerosa famiglia sul territorio italico, dove sono rimasti positivamente colpiti dall’ospitalità e dalla cultura fornita loro.

Da quando gli afghani sono stati costretti a fuggire – conclude Don Daniele – la Caritas italiana sta cercando di portare molti di loro in Italia, grazie anche al supporto della Caritas Ambrosiana, e la comunità parrocchiale di Lonate Ceppino le accoglie sempre ben volentieri.

Molti ricorderanno le drammatiche immagini che ritraevano le persone aggrappate ad un aereo in decollo, alla ricerca di una via di fuga che hanno pagato con la vita ma, quando la disperazione non è più gestibile, si tenta l’impossibile per trovare la serenità e ricongiungersi con i propri cari, come testimonia la storia di Yosuf e della sua famiglia.

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