Gorla Maggiore

Trattori in piazza a Gorla Maggiore e agricoltori in festa con tante domande

Il sindaco Pietro Zappamiglio apre così la piazza ai trattori, per dare una volta ancora sostegno e valore al primo settore.

Trattori in piazza a Gorla Maggiore  e agricoltori in festa con tante domande
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Agricoltori in piazza a Gorla Maggiore. Non per protesta contro le istituzioni, come avviene in queste settimane in Italia e in Europa, ma proprio da queste invitate: Comune e Parrocchia saranno infatti al loro fianco come da tradizione in una giornata che pone al centro del paese e dell’attenzione lavoro, fatiche, esigenze, istanze, storia e valori del mondo agricolo, con coltivatori e allevatori del territorio chiamati a sfilare sui trattori per l’annuale benedizione.

Domenica a Gorla Maggiore trattori in piazza

«Le questioni sono molteplici – spiega il sindaco Pietro Zappamiglio, da anni in dialogo con gli imprenditori del settore sul territorio – e alcune, come le quote latte e i costi energetici, le abbiamo portate alla luce e affrontate già in tempi non sospetti, negli anni scorsi. A questi temi oggi si aggiungono le normative europee sull’ambiente che mettono in discussione metodi e prodotti utilizzati per le coltivazioni, secondo principi anche corretti ma senza fare i conti con la realtà. Come spesso avviene le norme Ue vanno troppo avanti rispetto allo stato delle cose: oggi gli agricoltori non sono pronti a un cambio di metodi e sistemi. Non ne hanno la forza economica né la preparazione culturale. Il corto circuito è qui».

Sostegno e valore al primo settore

 

C’è però un problema più grande, il cambiamento di abitudini alimentari, sempre meno vincolato ai prodotti agricoli che per decenni sono stati alla base della tavola di ogni famiglia: «Un cambiamento culturale, che forse in parte è stato imposto, ma che di fatto è già in corso da tempo e che non si fermerà, dal latte, per le generazioni passate alimento quotidiano e oggi quasi privilegio, alla carne, che resiste ancora ma che da più parti viene posta sotto accusa».  Il sindaco apre così la piazza ai trattori, per dare una volta ancora sostegno e valore al primo settore. Ma allo stesso tempo richiama a realismo e pragmaticità: «Occorre una visione di dove sta andando il mercato e prendere atto che abitudini e metodi cambieranno. E allora porsi domande: come è possibile in questo contesto difendere il mondo agricolo? Come incentivare il settore? Quali politiche possono salvare le imprese, qui spesso di dimensioni famigliari, e il loro indotto?».

Appuntamento in piazza Martiri

Domenica 11 febbraio la Festa degli agricoltori non porterà risposte, ma condivisione: l’appuntamento con i trattori è in piazza Martiri dalle 10.15 con la banda, alle 11 la messa e a seguire la benedizione dei mezzi.

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