"Torniamo a vivere il Parco delle Groane”
Dall'1 gennaio il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea ha un nuovo direttore, Attilio Fiore
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Dall'1 gennaio di quest’anno il Parco delle Groane, che ha sede a Solaro, e della Brughiera Briantea ha un nuovo direttore, Attilio Fiore.
Il nuovo direttore Attilio Fiore lancia un invito a tornare a vivere il parco
Per Fiore si tratta in realtà di un ritorno al Parco, ente per il quale ha già operato dal 2004 al 2018 in qualità di funzionario responsabile dell’area amministrativa e finanziaria, con ruolo anche di vicesegretario e coordinatore dell’educazione ambientale.
Nato e residente in uno dei comuni del Parco, a Lentate sul Seveso, provincia di Monza e della Brianza, sposato, un figlio, Attilio Fiore è stato negli ultimi anni dirigente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. “Io nasco su questo territorio e per me tornare al Parco delle Groane e della Brughiera Briantea è un po’ come tornare a casa” spiega il nuovo direttore, che ha anche ben chiari gli obiettivi del suo incarico.
“Sono grato al presidente Campi e al consiglio che mi hanno designato, e a chi mi ha preceduto, ma anche consapevole delle sfide che abbiamo di fronte. C’è volontà di valorizzare ancora meglio le potenzialità del Parco e ce la metterò tutta, anche grazie all’esperienza maturata in passato nell’ente e in seguito a Monza”.
Come è cambiato il Parco delle Groane da quando l’aveva lasciato nel 2018?
“Sicuramente è cresciuto, possiamo dire che lo ritrovo con un’estensione doppia, ma con un’anima ancora un po’ divisa tra la parte storica a Sud e quella nuova a Nord, per la quale avremo sicuramente un occhio di riguardo. Tengo molto al rapporto con le amministrazioni comunali anche per programmare insieme interventi fondamentali per vivere la nostra area protetta”.
Le nuove sfide da affrontare
“Innanzitutto dobbiamo evidenziare la ricchezza di vivere all’interno di un Parco. Tutti devono comprendere i benefici a livello ambientale e di vivibilità di risiedere dentro, o a ridosso, di un’area protetta. Questo significa frequentare di più gli ambienti, attraversare sentieri e piste ciclabili, ovviamente in modo corretto, nel rispetto dei regolamenti e nella consapevolezza di essere ospiti di un ecosistema fragile e da salvaguardare”.
Massima attenzione alle zone più sensibili
Il direttore sottolinea che sarà data massima attenzione alle aree più sensibili e che proprio per questo è importante che i cittadini per bene non smettano di attraversare i sentieri e di inforcare la bicicletta.
"La frequentazione di famiglie, sportivi e appassionati della natura farà sì che non vi siano utilizzi diversi di questi luoghi. In parallelo, con le Prefetture, le forze dell’ordine, i Comuni e tutte le istituzioni cercheremo di intervenire sulle situazioni illecite di devianza e spaccio ancora presenti”.
Un ringraziamento ai volontari
All'interno del parco ci sono volontari che per Fiore "sono una ricchezza per l’ente, da non disperdere". Dedicano tempo prezioso al Parco con la loro professionalità in termini di cura e promozione dell’ambiente, di Protezione Civile e antincendio boschivo.
"L'obiettivo sarà rendere il loro servizio il migliore possibile, a iniziare dalle attrezzature necessarie per svolgere le varie attività. Da una parte i volontari e dall’altra il personale interno del parco. Perché ho ritrovato uno staff di grandi professionisti. Tra i miei obiettivi c’è anche evidenziare potenzialità e peculiarità delle persone e della struttura. Alcuni servizi, come la parte forestale e dell’agricoltura potrebbero essere gestiti internamente. Anche altre attività, oggi esternalizzate e pur seguite da validi collaboratori, devono tornare con una forte regia interna. Daremo massima attenzione all’educazione ambientale ad esempio, che è fondamentale per formare i cittadini del futuro, che dovranno prendersi cura del Parco”.
L'ex polveriera è una sede strategica
Una sede capiente, fruibile e aperta come l’ex Polveriera di Solaro è strategica e di questo è ben consapevole il nuovo direttore che spiega: “Fondamentale. Anche in questo senso vogliamo sfruttare maggiormente gli spazi interni ed esterni, che hanno pochi eguali. La nuova area di parcheggio consentirà a tutti di arrivare nell’ex polveriera ancora più facilmente. La sede, come tutto il Parco, va vissuta, con serate naturalistiche e iniziative culturali che diano rilevanza allo stesso ente, che, non dimentichiamo, nel 2026 festeggerà mezzo secolo di storia. Anche i singoli Comuni ci devono iniziare a chiedere la polveriera per le loro iniziative culturali, noi siamo a disposizione”. Tra le priorità del Parco ci sono sicuramente le manutenzioni, che saranno implementate.
“La prima indicazione che ho dato a tutti è di dare la massima attenzione alle manutenzioni. Si tratta di qualcosa che già avviene, ma che verrà ancora implementato. Parlo di piste ciclabili, di rinaturalizzazioni anche in aree un po’ dimenticate. La pulizia e, un po’ di… polizia scacciano comportamenti non corretti. In tal senso ho e avrò un aiuto concreto grazie al nuovo comandante della polizia locale, Claudio Attilio Camisasca, al commissario capo Orietta Borella e a tutti gli operanti. La nostra ottica sui controlli sarà in ogni caso sempre preventiva e non repressiva. La parola d’ordine per tutti è vivere il Parco”.