Siccità

Siccità, in Lombardia passi avanti per incrementare i rilasci e garantire il raccolto

L'assessore Sertori: "“La situazione è drammatica: rispetto al periodo 2006/2020 le riserve idriche fanno registrare un -61%"

Siccità, in Lombardia passi avanti per incrementare i rilasci e garantire il raccolto
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Rilasci d'acqua per gestire l'emergenza idrica di queste settimane e garantire il primo raccolto in Lombardia. Il presidente Fontana e l'assessore Sertori hanno chiesto e ottenuto ieri, venerdì 8 luglio, che i gestori dei bacini idroelettrici, per questo fine settimana, garantiscano ulteriori rilasci pari a 4 milioni di metri cubi (tra oggi, sabato e domenica) da destinare al Lago di Como, in attesa dell'entrata in vigore dell'accordo siglato ieri sera e attivo da lunedì 11 luglio.

Siccità, in Lombardia passi avanti per incrementare i rilasci e garantire il raccolto

"Un momento di confronto utile e importante, è chiaro ed evidente a tutti che stiamo vivendo una situazione davvero molto complessa. Ci stiamo impegnando al massimo per gestire questa criticità utilizzando al meglio anche l'ultimo litro d'acqua" - ha detto il presidente della Regione Fontana, a margine del 'Tavolo siccità' convocato a Palazzo Lombardia, con l'assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, al quale hanno preso parte in videocollegamento rappresentati di ANCI, UPL, ARPA, gestori dei bacini idroelettrici, consorzi di bonifica, associazioni degli agricoltori, consorzi dei fiumi e dei parchi. "Un 'Tavolo' che da qui in avanti - ha assicurato Fontana - proprio in virtù dell'emergenza, assumerà il carattere di 'permanente'.

Cosa è stato deciso

"Abbiamo deciso di dare priorità all'uso irriguo – ha aggiunto l'assessore Sertori - per arrivare ad assicurare almeno il primo raccolto e gli accordi che abbiamo raggiunto vanno proprio in questa direzione. E a testimoniare l'impegno messo in campo quotidianamente dalla Ragione, c'è l'intesa che abbiamo sottoscritto ieri secondo il quale - a partire da lunedì 11 luglio e fino alla fine del mese - saranno turbinati 5.6 milioni di metri cubi al giorno, aumentando di fatto i rilasci di 1,6 milioni rispetto a quanto convenuto fino ad oggi sul bacino dell'Adda. Sono inoltre stati prolungati fino a fine mese i rilasci sui fiumi Oglio e Serio, mentre sul Brembo potranno continuare per dieci giorni. L’incremento che riguarderà il fine settimana, raggiunto oggi durante la riunione, è un ulteriore segnale di quanto grande sia la nostra attenzione".

"Le polemiche, evidentemente strumentali, di questi giorni – ha chiosato il presidente Fontana - giungono da persone superficiali, che non conoscono quale sia realmente la situazione. La collaborazione con i gestori dei bacini idroelettrici, infatti, è in essere dal primo momento e sta assicurando risultati molto, molto importanti".

Le previsioni meteo non sono buone

I prossimi giorni sono infatti fondamentali per salvare il primo raccolto anche a fronte di previsioni meteo che non lasciano presagire nulla di buono. “La situazione è drammatica – ha aggiunto Sertori – rispetto al periodo 2006/2020, che è preso come periodo di riferimento, le riserve idriche fanno registrare un -61%. Vale a dire che avremmo dovuto avere 170 milioni di metri cubi di neve e invece ne abbiamo 0”.

Il Tavolo ha anche iniziato a ragionare non solo su come gestire l’emergenza “quindi usando al meglio la poca acqua che c’è”, ma anche su come agire nel medio e lungo periodo.

“Serviranno sistemi irrigui più moderni – ha concluso Sertori – così come interventi di tipo idraulico per contenere, ad esempio, il problema del cuneo salino. Si tratta di interventi strutturali che necessitano di risorse importanti che pensiamo possano essere messe a disposizione dal Governo o dal PNRR”.

Crisi idrica: la situazione

In base all’andamento delle precipitazioni dei mesi invernali e primaverili, decisamente sotto la media del periodo, e la conseguente mancanza accumulo di riserve idriche (sia sotto forma di neve in montagna sia sotto forma di acque trattenute negli invasi idroelettrici e nei grandi laghi) si è attribuita all’attuale situazione lo scenario di ‘severità idrica elevata’. Il mese di novembre 2021 è stato l’ultimo a registrare una precipitazione prossima alla media del periodo di riferimento. I mesi successivi si sono collocati sempre al di sotto della media, in particolare marzo, che è stato caratterizzato da precipitazioni pressoché assenti.

Le riserve

  • RISERVE BACINO DEL TICINO (LAGO MAGGIORE) - Il livello del lago è a – 11.2 cm aggiornato all’8 luglio e risulta essere ad un livello molto inferiore rispetto alla media del periodo.
  • RISERVE BACINO DELL’ADDA (LAGO DI COMO) - Il livello del lago l’8 luglio 2022 si attesta a – 34 cm rispetto allo zero idrometrico ed è particolarmente basso rispetto alla media del periodo di riferimento, ma è addirittura inferiore al minimo storico del periodo (- 31 cm).
  • RISERVE BACINO DEL FIUME OGLIO (LAGO D’ISEO) – Il livello del lago d’Iseo massimo è di 1,10 m, sullo zero; il livello minimo 0,30 m e l’escursione massima 1,40 m. Il livello del lago all’8 luglio è di circa -12.5 cm.
  • RISERVE BACINO DEL FIUME CHIESE (LAGO D’IDRO) - La situazione del bacino del fiume Chiese e del Lago d’Idro è di particolare attenzione per la precarietà delle opere di regolazione del lago e della frana di Idro che impediscono il regolare invaso delle acque nel lago. Il livello del lago è ad oggi 367.32 m slm.
  • LAGO DI GARDA (FIUME MINCIO) – Il livello massimo è di 1,40 m, sullo zero; quello minimo 0,00 m e l’escursione massima 1,40 m. Il livello del lago è di 62 cm all’8 luglio 2022. In media, nel periodo di riferimento il lago si attesta su circa 100 cm.
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