Tradate

Per il compleanno di Eleonora, il regalo di Vivere a Colori all'Istituto Tumori

La mamma della 17enne scomparsa a causa di un raro tumore infantile, Nadia: "E il modo migliore per ricordare nostra figlia"

Per il compleanno di Eleonora, il regalo di Vivere a Colori all'Istituto Tumori
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Un  regalo importante, e non solo per il suo valore, quello consegnato sabato sera in Villa Saporiti a Tradate dai genitori di Eleonora Cocchia per conto dell'associazione Vivere a Colori all'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Per il compleanno di Eleonora, un regalo all'Istituto Tumori

Le candeline, quest’anno, sarebbero state ventiquattro.

Anche senza di lei, sabato scorso 25 novembre, è stata una grande festa di compleanno per la "famiglia allargata" di Vivere a Colori, l’associazione nata nel 2017 in memoria della 17enne Eleonora Cocchia, comparsa a causa di un rarissimo tumore infantile. Festa di compleanno con i genitori, gli amici e i compagni di scuola, e, "ospiti speciali", con il dottor Stefano Chiaravalli dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, l’ex magistrato Piero Calabrò e il consigliere regionale Emanuele Monti.

80mila euro per ricerca e attrezzature

Il regalo, però, anche quest’anno lo ha fatto in un certo senso Eleonora: un assegno da 80mila euro destinato all’Istituto Tumori di Milano a sostegno della ricerca sul DIPG (il "Glioma diffuso intrinseco del ponte") e per l’acquisto di attrezzature per la Pediatria oncologica.

Donazione frutto del lavoro e del cuore di volontari e sostenitori, che porta a 215mila euro il totale delle donazioni fatte in suo ricordo e di tante iniziative che ogni anno coinvolgono migliaia e migliaia di persone, come la tre giorni di luglio di musica in piazza mercato e la corsa podistica intitolata alla 17enne.

"E' il modo migliore per ricordare nostra figlia"

"Ogni anno è difficile, ma è stata una serata emozionante - confessa la mamma di Eleonora, Nadia Rossin - Per noi consegnare quell’assegno all’Istituto Tumori, nelle mani dei medici che hanno lottato insieme ad Eleonora e che ogni giorno lottano al fianco di bambini e ragazzi malati, è il miglior modo per ricordare nostra figlia. La serata - conclude Rossin - è stata l’occasione per ricordare Ele, ma anche per ringraziare le tantissime persone che ci supportano e che rendono possibile tutto questo, che credono insieme a noi nella ricerca e che fanno in modo di tenere accesa la speranza".

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