sanità

Ospedale di Saronno: in rianimazione è rimasto un solo medico

La riduzione a due letti del reparto (erano sei solo l’estate scorsa), è stata prolungata sine die e con la funzione di “passaggio”

Ospedale di Saronno: in rianimazione è rimasto un solo medico
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Situazione sempre più drammatica all'ospedale di Saronno dove in rianimazione è rimasto di fatto un unico medico dopo che il primario ha comunicato il suo addio a breve.

Nel reparto di rianimazione rimane un solo medico

C'è grande preoccupazione da parte del gruppo di Attac Saronno che da tempo denuncia un declassamento dell'ospedale cittadino:

"E’ ormai ufficiale: a parte un medico, tutta l’equipe del reparto di rianimazione ha abbandonato – oseremmo dire “per sfinimento” – l’Ospedale di Saronno - fanno sapere da Attac Saronno - Che ora versa in condizioni drammatiche. E’ dei giorni scorsi la notizia che il primario di Rianimazione lascerà al termine di un periodo di preavviso. Stessa sorte per due degli ultimi tre medici di pianta organica rimasti finora in servizio. Solo un medico dipendente diretto dell’ospedale resta al momento in servizio, tutto il resto – oggi come oggi – graverà sulle cooperative, con un ulteriore aggravio dei costi di gestione e nessuna garanzia sulla qualità del servizio offerto. Ma c’è di più, e ha del clamoroso. La riduzione a due letti del reparto (erano sei solo l’estate scorsa), che era stata deliberata provvisoriamente a dicembre – come scrivemmo nel comunicato del 22/12 u.s. – è stata prolungata sine die e con la funzione di “passaggio”: vengono cioè “stabilizzati” i pazienti, in attesa di un loro successivo trasferimento in altro ospedale per il prosieguo delle cure. L’ospedale di Saronno, di fatto, perde anche il reparto di rianimazione".

E' ancora un ospedale di primo livello?

"E, con lo stesso, data anche la mancata garanzia di copertura di personale (in particolare notturno) ci risulta che non abbia più i requisiti per essere ancora considerato “struttura di primo livello”, al contrario di quanto da sempre sostenuto dal Direttore generale dell’ASST Porfido. Al quale rivolgiamo, insieme alla d.ssa Tagliasacchi, direttrice dell’Ospedale cittadino, e al dr. Arici, direttore sanitario ASST, alcune domande, obbligatorie vista la situazione, non solo di Rianimazione:

1. Confermate ai cittadini che l’Ospedale di Saronno nella situazione attuale di organico e
organizzazione di reparti e personale continua a mantenere i requisiti per essere
considerato “struttura di primo livello” ai sensi di legge?
2. Quali iniziative – a parte un concorso per rianimazione che rischia di fare la fine di quelli
recentemente andati deserti in altri reparti sia a Saronno che a Gallarate – si intendono
attuare per ripristinare l’organico dei reparti in sofferenza (come il Pronto Soccorso)?
3. Esiste un piano di rilancio per l’Ospedale di Saronno, che non comprenda ipotesi di
privatizzaizone totale del servizio, già in atto oggi con la massiccia presenza di cooperative?
4. Quando arriverà la visita “a sorpresa” promessa dal riconfermato assessore Bertolaso?

Ci sono 200mila abitanti del Saronnese che esigono risposte! E le chiederanno a gran voce in un presidio che stiamo organizzando sotto la sede dell’ospedale per la mattina del prossimo 15 aprile".

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