Origgio Democratica sul progetto di riqualificazione di via Ottolini: «Una scelta miope e dannosa»
Dopo l'avvio dei lavori di riqualificazione l’opposizione si fa sentire con ancora maggiore forza.

Con l’avvio dei lavori di riqualificazione di via Ottolini a Origgio, l’opposizione fa sentire la sua voce contro le scelte dell’Amministrazione comunale.
I lavori di riqualificazione di via Ottolini fanno discutere
Dopo mesi di attesa e rinvii, il progetto, che mira a riqualificare la via, ha suscitato forti critiche da parte della consigliera Sabrina Banfi di Origgio Democratica, che critica il sindaco e la Giunta di non aver ascoltato le minoranze né i cittadini durante la fase di progettazione.
«Le nostre richieste e osservazioni sono state ignorate. Non siamo stati coinvolti in un confronto serio e costruttivo. L’Amministrazione non ha voluto tenere in considerazione nessuna delle nostre richieste costruttive e ha optato per un progetto miope che risponde unicamente a logiche politiche. La scelta di non istituire il senso unico lungo l’intera via e di rinunciare alla pista ciclabile non hanno nessuna motivazione tecnica, né sono giustificati da limiti strutturali di progetto», ha dichiarato Banfi, sottolineando la mancanza di discussione nelle commissioni consiliari e la scelta dell’Amministrazione di non avviare un dialogo aperto sulle scelte progettuali.
Abbattute 67 piante adulte di tiglio
In particolare, la consigliera critica la decisione di abbattere le 67 piante adulte di tiglio, un patrimonio verde che, secondo lei, andava preservato. Il taglio degli alberi è stato motivato dall’Amministrazione con la necessità di ridurre i costi e migliorare lo stato di manutenzione della zona, ma la Banfi contesta questa logica. «Abbiamo perso una preziosa occasione di salvaguardare l’ambiente. Il taglio degli alberi è un errore che danneggia la qualità dell’aria e il benessere della comunità», ha affermato. La minoranza punta il dito contro l’assenza di politiche ecologiche concrete e sostenibili nel progetto. Inoltre, Banfi critica l’esclusione di una pista ciclabile, una scelta che, secondo l’opposizione, impedisce lo sviluppo della mobilità dolce e l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Nel 2025, non si può definire moderna una via che non prevede soluzioni per il trasporto sostenibile», ha dichiarato la consigliera. La Banfi ha anche messo in evidenza la carenza di una visione a lungo termine per il verde urbano. «Gli alberi sono risorse vitali, non ostacoli. Conservarli avrebbe migliorato la qualità dell’aria e la salute psicofisica dei cittadini», ha sottolineato, citando il concetto di «3-30-300», che promuove la presenza di almeno tre alberi visibili da ogni finestra e il 30% di spazio verde nelle città. A suo parere, l’Amministrazione non ha colto l’opportunità di seguire un modello di sviluppo urbano più sostenibile e inclusivo, che ha dimostrato di essere possibile in altre città, come Saronno, dove sono stati conservati alberi secolari.
Perso l'opportunità di creare una città più sana e vivibile
La critica della consigliera si estende anche al budget del progetto, che, pur essendo aumentato rispetto alle previsioni iniziali, non ha previsto soluzioni più verdi. «Abbiamo perso l’opportunità di creare una città più sana e vivibile. Il taglio degli alberi secolari senza alternative è una scelta miope», ha concluso. Infine, la consigliera ha denunciato l’assenza di un confronto adeguato, sottolineando come l’amministrazione abbia invitato solo i residenti della via Ottolini agli incontri, un approccio che secondo lei è stato strumentale e insufficiente. «La mancata discussione in commissione e l’assenza di un dibattito pubblico sono segni di una gestione poco trasparente e inclusiva», ha dichiarato. In conclusione, la minoranza ha espresso il suo dissenso verso il progetto di riqualificazione, chiedendo un ripensamento che ponga al centro la sostenibilità e la tutela del verde urbano. «Come gruppo politico di opposizione abbiamo scritto numerose volte negli anni scorsi e discusso in Consiglio Comunale, sottolineando l’importanza di salvaguardare un polmone verde prezioso e storico come quello rappresentato dalle nostre ultime vie alberate, ma il taglio indiscriminato dei tigli di via Ottolini è il triste epilogo».