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Nuove poltrone per i donatori di sangue dell'Asst Lariana

I Centri Trasfusionali sono a Como, in via Napoleona, a Cantù all’ospedale Sant’Antonio Abate e a Menaggio all’ospedale Erba-Renaldi

Nuove poltrone per i donatori di sangue dell'Asst Lariana
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Tutte le poltrone dei Centri Trasfusionali di Asst Lariana dedicate ai donatori di sangue e plasma sono state cambiate nei giorni scorsi e per la loro sostituzione si è proceduto con il noleggio di 21 nuove sedute, alcune di colore azzurro e altre color lampone, elettrificate e dotate di telecomando.

Nuove poltrone per i donatori di sangue

“E’ una coccola per i nostri donatori - spiega la dottoressa Maria Cristina Buonanno, responsabile del Servizio Trasfusionale di Asst Lariana - Diciamo che, per quanto possibile, è il nostro modo di ricambiare il loro altruismo, la loro generosità. Donare una parte di se stessi per il bene della collettività è uno dei gesti più nobili in assoluto".

I Centri Trasfusionali sono a Como, in via Napoleona, a Cantù all’ospedale Sant’Antonio Abate e a Menaggio all’ospedale Erba-Renaldi. Donatori Può donare sangue ogni individuo sano di età superiore o uguale a 18 anni e fino al compimento dei 65 anni; è necessario avere un peso superiore ai 50 chili. Gli
aspiranti donatori devono prendere contatto con l’Avis o la Croce Rossa, di preferenza, per essere sottoposti ad una valutazione preliminare di idoneità.

“Il bisogno di sangue ed emocomponenti non si ferma mai e siccome il sangue non è riproducibile in altro modo, i donatori sono fondamentali per salvare vite umane - prosegue la dottoressa Buonanno - Per questo ci associamo all’appello delle associazioni affinchè sempre più cittadini diventino donatori e donino sangue e plasma periodicamente”.

Per saperne di più è possibile consultare le pagine dedicate sul sito di Asst Lariana ( www.asst-lariana.it  cercare ospedale Sant’Anna e poi servizio trasfusionale; nella pagina dedicata sono elencati anche i contatti delle associazioni a cui rivolgersi per la visita di idoneità).

“L’allievo con autismo in classe: orizzonti inclusivi e buone prassi”

“L’allievo con autismo in classe: orizzonti inclusivi e buone prassi” è il tema del convegno patrocinato da Asst Lariana a cui parteciperà come relatrice la dottoressa Patrizia Conti, direttore della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza di Asst Lariana. Il convegno, accreditato come corso di formazione provinciale per docenti, educatori ed educatrici ed organizzato dall’Istituto Comprensivo Como Borgovico Ntd Cts Como Tecnologie per le disabilità, si svolgerà domani, sabato 11 marzo, dalle 8.30 alle 16, al Collegio Gallio a Como. I saluti istituzionali saranno portati dal dottor Marco
Bussetti dirigente dell’Ufficio Quinto Como e del Servizio regionale Ordinamenti scolastici e politiche per gli studenti, dalla professoressa Emanuela D’Ambros che nell’ambito dell’Ufficio Quinto Como segue i progetti dedicati all’area autonomie, disabilità ed inclusione, e dalla direttrice del Centro di supporto territoriale CTS di Como la professoressa Grazia Miccolis; seguirà l’intervento del professor Lucio Cottini, docente di Didattica e Pedagogia speciale, all’Università di Urbino. Nel pomeriggio interverranno il professor Enzo Grossi, direttore scientifico della Fondazione Villa Santa Maria, la
dottoressa Patrizia Conti, direttore della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza di Asst Lariana. Seguiranno quindi la presentazione dello Sportello Autismo e del progetto regionale Rete Blu, dello Sportello Disturbi del Comportamento, dello Sportello CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e del progetto “Il sogno di Zeno” con la partecipazione dell’associazione Diversamente Genitori.

Il sogno di Zeno

Zeno è il nome del padre di una bambina comasca con disabilità intellettiva complessa ed il suo sogno era che tutti i bambini come sua figlia potessero usufruire di percorsi scolastici inclusivi grazie all’uso della CAA., da qui il nome dato al progetto. L'obiettivo è promuovere un più capillare utilizzo della comunicazione aumentativa alternativa (CAA) nelle scuole comasche a vantaggio degli studenti con
bisogni comunicativi complessi. Le numerose iniziative promosse finora - e finanziate grazie alla raccolta fondi del “Dolce raro” - vanno proprio in questa direzione. Fondamentale il sostegno delle associazioni, tra le quali ricordiamo, in particolare, Associazione SILVIA onlus e Associazione Diversamente genitori.

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