Scatti di guerra

Lo strazio della guerra in una foto: Andrea Carrubba premiato a Siena

Menzione "Remarkable Artwork" per lo scatto del fotoreporter tradatese alla stazione di Kramatorsk, bombardata dai russi ad aprile

Lo strazio della guerra in una foto: Andrea Carrubba premiato a Siena
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Un prestigioso riconoscimento per Andrea Carrubba  dal Siena International Photo Award, che ha assegnato al fotoreporter tradatese (i cui scatti sono stati pubblicati su testate internazionali come The Times, El Pais, The Washington Post) la menzione Remarkable Artwork nella sezione documentari e photojournalism per lo scatto “Russian attak on Kramatorsk railway station” (attacco russo alla stazione ferroviaria di Kramatorsk).

Gli scatti di guerra in Ucraina

Carrubba aveva trascorso in Ucraina il primo, concitato mese di guerra come inviato di diverse testate giornalistiche (tra cui Rai e La7), documentando attraverso la sua voce e i suoi scatti quanto stava accadendo. Tra i tanti momenti immortalati dalla sua macchina fotografica, soltanto uno è stato inviato alla commissione del concorso, riuscendo a distinguersi tra i migliaia di scatti inviati da fotografi di 52 paesi nel mondo.

L'orrore a Kramatorsk

Nello scatto premiato, l’obiettivo della fotocamera ha congelato l’immagine di una donna in ginocchio, il volto ricoperto di sangue, lo sguardo fisso nel vuoto. Attorno a lei ciò che resta della stazione ferroviaria della cittadina ucraina di Kramatorsk dopo l’esplosione di un missile Tochka-U che ha lasciato dietro di sè 61 morti e 121 feriti: tutte persone in attesa di essere evacuate verso aree più sicure. Uno scenario ben vivo nella memoria di tutti, risalente all’attacco russo del 9 aprile 2022, apparso per giorni su tutti i giornali e i notiziari televisivi non soltanto per l’atrocità del gesto ma anche per la scia di supposizioni e fake news che ne era seguita. A poche ore dalla tragedia, infatti, iniziarono infatti a circolare le voci di un complotto, una finzione o addirittura un autosabotaggio da parte delle forze ucraine.

"A me e agli altri reporter presenti sul campo è apparso fin da subito il rischio che si perdesse il senso della realtà e del dramma che stava avvenendo in quel momento", spiega il reporter.

Le foto di quel giorno, assieme a immagini di videosorveglianza, immagini satellitari e altre testimonianze documentarie, sono servite a Human Rights Watch per portare avanti un’inchiesta indipendente che ha ricostruito quanto realmente successo quel giorno, sgonfiando ogni teoria del complotto e restituendo ai fatti tutta la loro drammaticità.

Un lavoro delicato, ma vitale

Quello che Carrubba da anni porta avanti è un lavoro delicatissimo, ma con un valore enorme.

"Quando ci si trova a compiere il nostro lavoro sul campo, si 'rubano' momenti di estremo dolore, di massima vulnerabilità delle persone coinvolte nei conflitti o piegate da altre calamità. Non è facile, ma allo stesso tempo ci si porta dietro la consapevolezza che attraverso quegli scatti è possibile testimoniare dei momenti che fanno parte di una storia. Della Storia. Dopo essere tornato a casa dall’Ucraina mi sono ripromesso di continuare a parlarne. Da qui la scelta di partecipare al Siena Award con questo unico scatto".

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